Via Verde sulla costa dei trabocchi, 5 cantieri da Ortona fino a Vasto
Consegna ufficiale dei lavori alla Cogepri di Guardiagrele, capofila di un raggruppamento di imprese tutto abruzzese che ha vinto l'appalto con un'offerta di 8 milioni di euro
ORTONA. Sorrisi, abbracci, cuori gonfi di aspettative e speranze che corrono lungo 42 chilometri di costa. Viene considerata una data storica, sicuramente è un giorno di festa quello della posa della “prima pietra” della Via Verde, la pista ciclopedonale della Costa dei trabocchi. Provincia e Comuni inaugurano i cantieri che fisicamente, però, non ci sono ancora. Ma c’è l’impegno, messo nero su bianco sui cartelloni dei lavori, che fra un anno si potrà percorrere in bicicletta e a piedi questo tratto di litorale unico.
INIZIANO I LAVORI. È la consegna ufficiale dei lavori alla Cogepri di Guardiagrele -capofila di un raggruppamento temporaneo, tutto abruzzese, costituito anche da Di Persio Costruzioni di Montesilvano, Tenaglia di Casoli, Strade e Ambiente di Chieti e Euroimpianti di Atessa- che ha vinto l’appalto europeo da 15 milioni con un’offerta da 8 milioni di euro. L’allestimento dei cantieri inizierà nei prossimi giorni. Dopo le festività, fra meno di un mese quindi, partiranno i lavori veri e propri. Le imprese lavoreranno su quattro fronti contemporaneamente: Ortona-San Vito, San Vito-Fossacesia, Fossacesia-Torino di Sangro-Casalbordino e Casalbordino-Vasto. Tempi di consegna: 592 giorni. Non si escludono collaudi parziali per utilizzare subito l’infrastruttura. «La prima fase riguarderà il risanamento delle frane, che pensiamo durerà circa un mese», specifica il costruttore Paolo Primavera, «sono lavori aggiuntivi per mettere in sicurezza tutto il tracciato. Ma servirà un piano di manutenzione delle scogliere, di cui la Regione dovrà farsi carico». Sono cinque i punti di dissesto, i più gravi a Torino di Sangro, San Vito e Rocca San Giovanni.
LE CINQUE TAPPE. Il punto di partenza è Ortona. «Siamo a buon punto per completare anche la pista ciclabile lungo via Cervana che si collegherà alla Via Verde», dice il sindaco Leo Castiglione. A San Vito sarà valorizzata la balconata sull’Adriatico, creando anche bar, servizi igienici e punti di ricarica delle bici elettriche. «Siamo amministratori da sei mesi ma abbiamo sostenuto questo progetto da sempre», saluta il primo cittadino Emiliano Bozzelli. A Fossacesia Alice e Nicolò raccontano l’attesa dei bambini per quest’opera. «Oggi è un inizio importante dopo anni di ritardi (l’appalto doveva essere avviato nel 2014, ndr), discussioni e contrasti», dice il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, che ha seguito l’iter anche da presidente della Provincia, «con essa la Costa dei trabocchi deve decollare ed essere occasione di lavoro per i nostri giovani». «È un lavoro di squadra partito da lontano e con tante difficoltà», ricorda la sindaca di Torino di Sangro Silvana Priori, «ma la Via Verde è il volano dello sviluppo turistico di tutta la regione». I 42 chilometri ciclabili si concludono a Vasto. «Abbandoniamo i campanilismi: bisogna considerare la Costa dei trabocchi come un’area più ampia», raccomanda il sindaco Francesco Menna, «considerando l’aeroporto di Pescara e il porto di Montenero in Molise».
ECCO LE CRITICITÀ. «Sono commosso e contento: c’è tanto lavoro da fare ma ce l’abbiamo fatta», dice Mario Pupillo, il presidente della Provincia che ha portato l’iter dell’appalto a conclusione, «ringrazio i miei predecessori Tommaso Coletti e Di Giuseppantonio e tutta la squadra dei tecnici della Provincia, il rup Valerio Ursini, il direttore dei lavori Francesco Faraone e quello della sicurezza Michele Vero». La Regione ha stanziato 2,5 milioni per realizzare un altro tratto di pista tra Ripari di Giobbe e Francavilla che guarda verso il nord: l’obiettivo è collegare 131 chilometri di costa abruzzese. Restano due nodi fondamentali a gettare ombre sulla giornata di festa: la manutenzione (che per i primi due anni è a cura della ditta) e le ex stazioni da acquisire al patrimonio pubblico dei Comuni e togliere dal degrado. «Per la prima questione stiamo valutando l’opzione Tua che, attraverso l’ex Sangritana potrebbe gestire le strutture turistiche e, con le economie, occuparsi di manutenzione e pulizia», risponde il consigliere regionale Camillo D’Alessandro, «dal 15 gennaio si aprono i bandi nazionali “Resto al sud” per i giovani imprenditori: chi ha voglia si metta già in cammino». Esultano gli amici della bicicletta della Fiab e gli operatori turistici. «È un momento di svolta per lo sviluppo turistico della provincia e di tutto l’Abruzzo», commenta Roberto Di Vincenzo, presidente della Camera di commercio. E c’è chi dissente dal clima di festa. «Si apre un cantiere inesistente e, cosa più grave», sostiene Mauro Febbo (FI), «non ci sono tempi certi per l’inizio dei lavori viste le tante questioni irrisolte».
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INIZIANO I LAVORI. È la consegna ufficiale dei lavori alla Cogepri di Guardiagrele -capofila di un raggruppamento temporaneo, tutto abruzzese, costituito anche da Di Persio Costruzioni di Montesilvano, Tenaglia di Casoli, Strade e Ambiente di Chieti e Euroimpianti di Atessa- che ha vinto l’appalto europeo da 15 milioni con un’offerta da 8 milioni di euro. L’allestimento dei cantieri inizierà nei prossimi giorni. Dopo le festività, fra meno di un mese quindi, partiranno i lavori veri e propri. Le imprese lavoreranno su quattro fronti contemporaneamente: Ortona-San Vito, San Vito-Fossacesia, Fossacesia-Torino di Sangro-Casalbordino e Casalbordino-Vasto. Tempi di consegna: 592 giorni. Non si escludono collaudi parziali per utilizzare subito l’infrastruttura. «La prima fase riguarderà il risanamento delle frane, che pensiamo durerà circa un mese», specifica il costruttore Paolo Primavera, «sono lavori aggiuntivi per mettere in sicurezza tutto il tracciato. Ma servirà un piano di manutenzione delle scogliere, di cui la Regione dovrà farsi carico». Sono cinque i punti di dissesto, i più gravi a Torino di Sangro, San Vito e Rocca San Giovanni.
LE CINQUE TAPPE. Il punto di partenza è Ortona. «Siamo a buon punto per completare anche la pista ciclabile lungo via Cervana che si collegherà alla Via Verde», dice il sindaco Leo Castiglione. A San Vito sarà valorizzata la balconata sull’Adriatico, creando anche bar, servizi igienici e punti di ricarica delle bici elettriche. «Siamo amministratori da sei mesi ma abbiamo sostenuto questo progetto da sempre», saluta il primo cittadino Emiliano Bozzelli. A Fossacesia Alice e Nicolò raccontano l’attesa dei bambini per quest’opera. «Oggi è un inizio importante dopo anni di ritardi (l’appalto doveva essere avviato nel 2014, ndr), discussioni e contrasti», dice il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, che ha seguito l’iter anche da presidente della Provincia, «con essa la Costa dei trabocchi deve decollare ed essere occasione di lavoro per i nostri giovani». «È un lavoro di squadra partito da lontano e con tante difficoltà», ricorda la sindaca di Torino di Sangro Silvana Priori, «ma la Via Verde è il volano dello sviluppo turistico di tutta la regione». I 42 chilometri ciclabili si concludono a Vasto. «Abbandoniamo i campanilismi: bisogna considerare la Costa dei trabocchi come un’area più ampia», raccomanda il sindaco Francesco Menna, «considerando l’aeroporto di Pescara e il porto di Montenero in Molise».
ECCO LE CRITICITÀ. «Sono commosso e contento: c’è tanto lavoro da fare ma ce l’abbiamo fatta», dice Mario Pupillo, il presidente della Provincia che ha portato l’iter dell’appalto a conclusione, «ringrazio i miei predecessori Tommaso Coletti e Di Giuseppantonio e tutta la squadra dei tecnici della Provincia, il rup Valerio Ursini, il direttore dei lavori Francesco Faraone e quello della sicurezza Michele Vero». La Regione ha stanziato 2,5 milioni per realizzare un altro tratto di pista tra Ripari di Giobbe e Francavilla che guarda verso il nord: l’obiettivo è collegare 131 chilometri di costa abruzzese. Restano due nodi fondamentali a gettare ombre sulla giornata di festa: la manutenzione (che per i primi due anni è a cura della ditta) e le ex stazioni da acquisire al patrimonio pubblico dei Comuni e togliere dal degrado. «Per la prima questione stiamo valutando l’opzione Tua che, attraverso l’ex Sangritana potrebbe gestire le strutture turistiche e, con le economie, occuparsi di manutenzione e pulizia», risponde il consigliere regionale Camillo D’Alessandro, «dal 15 gennaio si aprono i bandi nazionali “Resto al sud” per i giovani imprenditori: chi ha voglia si metta già in cammino». Esultano gli amici della bicicletta della Fiab e gli operatori turistici. «È un momento di svolta per lo sviluppo turistico della provincia e di tutto l’Abruzzo», commenta Roberto Di Vincenzo, presidente della Camera di commercio. E c’è chi dissente dal clima di festa. «Si apre un cantiere inesistente e, cosa più grave», sostiene Mauro Febbo (FI), «non ci sono tempi certi per l’inizio dei lavori viste le tante questioni irrisolte».
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