la festa
Vincenzo, un secolo di automobile
Cento candeline per l’autonoleggiatore di via Piave
PESCARA. Ha guidato quando le autostrade non esistevano ancora e per arrivare a Bologna bisognava fermarsi anche 15 volte per rattoppare le camere d’aria della Balilla. Con le sue Fiat, e solo con quelle, ha accompagnato in giro per mezza Italia giudici, spose, preti e professori, mentre Pescara risorgeva dai bombardamenti dell’ultima guerra e anche farsi pagare, a volte, diventava un’impresa, tra balordi, matti e macchine da andare a recupere.
Dal suo autonoleggio di via Piave, aperto nel 1939 e chiuso cinquant’anni dopo, Vincenzo De Leonardis, classe 1912, ha visto cambiare i nomi delle strade e le abitudini dei pescaresi passati dalla bicicletta, quando andava bene, a due automobili a famiglia. Cento anni di storia, e di storie, che Vincenzo, nato a Spoltore e arrivato ragazzo a Pescara, ha festeggiato sabato circondato dall’affetto dei figli Luisa e Antonio, del genero, della nuora, dei nipoti, dei pronipoti e da quanti gli hanno voluto bene, assistito dall’immancabile Gica, ma con il cuore sempre alla sua Angioletta e a Francesca, la sua prima amatissima nipote.
«Il corpo è come la macchina, bisogna averne cura e stare attenti, solo così può durare» ha sempre raccomandato. «Ma adesso è troppo» sospira il centenario, ora che anche il tressette e la briscola, dove è stato campione fino a pochi anni fa, sono piaceri negati. Ma almeno una gratificazione, i cento anni, l’hanno portata: i fiori e la lettera del sindaco, graditi e inaspettati. (s.d.l.)
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