Si è spento il partigiano Ettorre, l’ultimo eroe della Brigata Maiella
Aveva 99 anni, una vita spesa per trasmettere i valori della Resistenza alle giovani generazioni
L’AQUILA. Se ne va un altro pezzo di storia dell’Aquila e della Resistenza antifascista. È morto a 99 anni, a Castel di Sangro, Arnaldo Ettorre «ultimo eroe della Brigata Maiella». A darne notizia è stata l’Associazione nazionale ex combattenti “Gruppo Patrioti della Maiella”.
Nato all’Aquila il 22 luglio 1925, Ettorre nel luglio 1943 subì nella sua città 25 giorni di carcere con l’accusa di aver attaccato una caserma. In seguito, dopo una delazione, fu catturato dai tedeschi, ma nei pressi di Firenze, durante la deportazione in Germania, riuscì a fuggire. Si unì alla Brigata Maiella nelle Marche, a Recanati, e l’esperienza partigiana segnò profondamente la sua vita.
«Come presidente dell’associazione Brigata Maiella», si legge in una nota del Gruppo Patrioti della Maiella, «si è sempre adoperato per tramandare i valori della Resistenza alle giovani generazioni. In particolare, nell’ultimo periodo, ha sollecitato la realizzazione del concorso per le scuole dal titolo “L’80° della Liberazione, il lungo cammino della Costituzione” promosso con la Provincia di Chieti e ha chiesto di rendere fruibile il patrimonio archivistico dell’associazione Brigata Maiella affinché sempre più studiosi possano accedere alle nostre fonti documentali. Lo salutiamo con profonda commozione e gratitudine, nel perenne ricordo della sua scelta antifascista che condusse l’Italia alla Repubblica».
Arnaldo Ettorre aveva lavorato al consiglio dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila al Palazzo di Giustizia ed è stato anche un bravo musicista e compositore. Ha fatto il giro del web il video in cui suona “Bella ciao”. Lascia i figli Luciana e Roberto. L’altro figlio, Fabrizio, è deceduto a 65 anni nel settembre scorso. I funerali oggi nella basilica di San Bernardino.
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