Benini, la corsa di Alberti e un pari decisivo nel 1987

17 Novembre 2024

Ad Arezzo trasferta nel segno del ricordo della prima promozione in A di Galeone Migliaia di pescaresi in viaggio, il rischio invasione e la saggezza del compianto ds

PESCARA. La trasferta di Arezzo non è mai banale per il tifoso del Pescara non più di primo pelo. Perché stuzzica i ricordi dei tempi andati. Perché ricorda un altro calcio. E perché riporta alla mente la sfida del 1987. Era il 7 giugno del 1987, quando il Pescara di Giovanni Galeone, secondo in classifica, affrontò i toscani alla penultima giornata del campionato di serie B in un match decisivo in chiave promozione. I biancazzurri non potevano perdere per poi giocarsi la serie A la domenica successiva in casa contro il Parma. L'Arezzo, nonostante fosse già salvo, diede filo da torcere. Nel primo tempo passò in vantaggio con Guido Ugolotti a fine carriera. Migliaia di tifosi del Pescara sugli spalti. Un colpo d’occhio eccezionale. Erano i tempi delle trasferte in pullman, delle carovane di macchine e dei treni speciali. Le dirette televisive non esistevano in B. Pescara in forcing nella ripresa. Amaranto schiacciati nella propria metà campo a difesa del vantaggio. Occasioni da rete fallite in maniera precipitosa dai biancazzurri. Nei pressi dell'area aretina mischie furibonde, episodi da moviola e proteste. Lo stadio era quasi tutto biancazzurro. Decisioni opinabili dell'arbitro Mattei di Macerata. I tifosi del Pescara iniziarono ad agitare con forza l'inferriata divisoria della curva. Dopo un po' cedette. Sotto di un gol con il rischio di invasione di campo e conseguente 3-0 a tavolino e addio alla promozione in A. Attimi di nervosismo e frenesia. A quel punto l’intelligenza e la saggezza del compianto ex ds biancazzurro Enrico Alberti ebbero la meglio. Alberti godeva di stima. Corse verso la curva spiegando ai tifosi che si poteva andare incontro a pesanti conseguenze. Parole convincenti perché il popolo biancazzurro in trasferta si calmò. Anzi esplose di gioia qualche minuto dopo al culmine degli attacchi di Rebonato e compagni. Angolo di Gian Piero Gasperini (oggi allenatore dell’Atalanta), palla sul primo palo e stacco elegante del difensore centrale Giorgio Benini, classe 1962, che di testa la indirizzò in rete sul secondo palo. Proprio sotto il settore che ospitava migliaia di tifosi del Pescara. Roba da brividi. Benini ancora oggi si commuove nel rivedere quelle immagini. Fanno venire la pelle d’oca. 1-1 finale, la domenica successiva 1-0 al Parma gol di Bosco e ritorno in serie A. Era il Pescara che iniziò la stagione che era in C e la terminò con la promozione in A. Ecco perché la trasferta di Arezzo non è e non sarà mai come tante altre.
I precedenti di Baldini. Silvio Baldini, allenatore del Pescara, ha affrontato cinque volte l’Arezzo, sempre alla guida della Carrarese: una vittoria per 3-0 il 16 marzo 2019, 3 pareggi e una sconfitta. Sono invece due i precedenti di Emanuele Troise contro il Pescara, entrambi della passata stagione: con il suo Rimini pareggiò 1-1 in Abruzzo e vinse 5-1 in Romagna. Per lui prima volta contro Baldini.