Andrea Pierantoni ha mangiato il panettone a Natale, ma non stapperà la bottiglia di spumante nella notte di San Silvestro. Almeno non lo farà da allenatore della Rc Angolana, dal momento che è stato sollevato dall’incarico malgrado sia, alla guida dei nerazzurri, al secondo posto in classifica nel campionato di Eccellenza, a due lunghezze dalla capolista Castelnuovo. Gli è stata fatale la rimonta subita domenica dal Mosciano, dal 3-0 al 3-3. Al suo posto è arrivato (ieri primo allenamento) Massimo Epifani, 50 anni, pescarese reduce dall’esperienza di Acireale, nel girone I della serie D. A novembre si è dimesso e grazie al regolamento della Figc può allenare un’altra squadra nella stessa stagione, purché di un campionato diverso. La mossa della Rc Angolana si può spiegare solo con la voglia e l’imperativo di perseguire l’obiettivo promozione a tutti i costi. E da qui la scelta di sollevare dall’incarico un tecnico alla prima esperienza in Eccellenza - ma non per questo all’asciutto di calcio - per sostituirlo con uno esperto che ha già conquistato promozioni in D a San Nicolò e all’Aquila. La Rc Angolana è stata prima in classifica per quasi tutto il girone di andata, cedendo lo scettro di capolista solo all’ultimo turno. Questo è bastato alla dirigenza per ordinare il ribaltone in panchina. Decisione sofferta: un azzardo esonerare un tecnico secondo a metà stagione. Una sfida per Massimo Epifani che esordirà domenica 5 gennaio a Sambuceto. La partita Rc Angolana-Mosciano del Poggio degli Ulivi ha lasciato anche degli strascichi disciplinari: l’Angolana, infatti, dovrà pagare 1000 euro di multa perché i propri sostenitori avrebbe attinto un assistente con «diversi sputi e con dei liquidi (birra)» nel secondo tempo. Il Mosciano dovrà pagare 500 euro di ammenda per avere i proprio sostenitori utilizzato «materiale pirotecnico causando anche danni al manto erboso sintetico». Ammenda di 150 euro al Pontevomano. Squalificato fino all’8 gennaio per Remigio Cristofari (Torrese). Tra i giocatori, stop di due turni Sergio Bruno del Mosciano e Nicola Santirocco dell’Angolana. La protesta a San Salvo. «Lettera di Natale? Uno stadio dove giocare». È il testo sullo striscione che i tifosi del San Salvo hanno collocato vicino alla rotatoria tra via Istonia e via Duca degli Abruzzi la sera della Vigilia di Natale. La protesta riguarda il protrarsi dei tempi di attesa del club biancazzurro (Eccellenza) - dopo la promozione della passata stagione - nello stadio Davide Bucci nel quale l’ultima partita è stata disputata il 25 ottobre 2020.