Castellacci sentenzia «Daniele De Rossi martedì non ci sarà»
Polpaccio ko, il centrale romanista è costretto a fermarsi L’ecografia di ieri ha evidenziato un edema al soleo
INVIATO A NATAL. «L’impiego di Daniele De Rossi contro l’Uruguay è altamente improbabile». Nella piccola sala stampa dell’Abc Natal le parole di Enrico Castellacci, il responsabile dello staff medico, non suonano come una sorpresa. Gli spifferi che avevano soffiato dall’ospedale dopo gli accertamenti strumentali come il vento su questo pezzo di Atlantico erano piuttosto chiari. C’è pessimismo sul recupero del centrocampista della Roma, è meglio che il ct Cesare Prandelli valuti una soluzione alternativa, ha fatto capire il “prof” azzurro.
Castellacci, può chiarire nei dettagli l’infortuno di De Rossi?
«Certo, con la risonanza magnetica avuto conferma del problema di Daniele che durante il secondo tempo della partita ha accusato un risentimento al polpaccio (quello destro, ndr), dei disturbi che si sono accentuati alla fine della partita. Si tratta di una contrattura, di un risentimento al soleo con un edema».
È una lesione muscolare?
«No, quando parlo di edema escludo la lesione delle fibre muscolari: si tratta di una lesione di primo grado che molto probabilmente potrebbe portare il giocatore a non essere presente alla gara con l’Uruguay. Se poi mi chiedete un pronostico vi dico che è altamente improbabile che possa essere della partita poi se avremo la fortuna di incontrare dei suggerimenti positivi allora tutto potrebbe cambiare, ma al momento non è così».
Quando ha accusato il problema: dopo i tre cambi effettuati da Prandelli?
«Ha sentito un disturbo al muscolo, leggero, durante il secondo tempo. Altrimenti avrebbe chiesto il cambio: ha pensato a un minimo disturbo e ha continuato a giocare».
A questo punto diventa importante valutare le condizioni anche degli altri azzurri.
«Quando non ne accenno, o stanno bene o sono dei problemi di poco conto. De Sciglio? Ha recuperato bene dal problema che ha avuto al bicipite: in questo momento è a disposizione. Barzagli? Viene monitorizzato giorno per giorno, anzi, momento per momento. Ha tollerato bene le sollecitazioni della la partita di ieri e adesso come adesso potrebbe sostenere la terza partita consecutiva se tutto resta così».
Si è parlato molto, al termine della partita, delle condizioni ambientali e meteo sfavorevoli. Ci hanno danneggiato?
«Quando una gara che non va nel verso giusto c’è qualcosa che non va. Sapevamo che in questo Mondiale ci sono delle variabili che posso incidere sulla prestazione. E il problema della temperatura è una variabile. Stavolta abbiamo giocato con 29 gradi e un’umidità del 65%. Non solo, i ragazzi sono scesi in campo all’una e questo l’hanno sentito, mentre è indubbio che per il Costa Rica questa è una temperatura di routine. Chiarito l’aspetto legato alla temperatura dico che probabilmente non abbiamo perso per questo».
Qui a Natal martedì le condizioni dovrebbero essere su per giù le stesse.
«Vero, saranno similari: ma se dovesse piovere potrebbe essere meglio. Nella teoria. Da parte nostra vedremo di migliorare tutto quello che abbiamo fatto, anche se rimaniamo dell’idea che tutto quello cheabbiamo fatto finora per mitigare l’impatto climatico è il massimo».
In poche parole, inutile continuare a parlarne.
«Ci sono accorgimenti sul clima e li valuteremo ora giorno per giorno, non sto qui a entrare nei dettagli. Resto dell’idea, tuttavia, che adesso c’è da lavorare sul fisico ma anche sulla psiche. Tutto lo staff porterà avanti il progetto in questi termini, poi deciderà il mister: è lui il nostro numero uno, quello che deve fare le scelte».
Intanto l’Uruguay potrebbe essere stato rigenerato da una partita giocata con 15 gradi di temperatura.
«Può darsi. Ma non bisogna enfatizzare questo aspetto. Noi abbiamo giocato in condizioni diverse e abbiamo fatto tutte le indagini possibili per non accusare troppo un clima diverso da quello europeo. Siamo stati danneggiati da questo calendario? Può darsi, ma anche questo fa parte del gioco».
©RIPRODUZIONE RISERVATA