Di Giandomenico si prende la Nazionale
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Il portiere teramano: «La maglia azzurra un sogno, gara speciale»
TERAMO. La distanza tra Teramo e Chieti, almeno in termini chilometrici, è breve. Per Pasqualino Di Giandomenico, classe 1994, portiere di pallamano, le due città abruzzesi rappresentano due tappe importanti della sua carriera. A Teramo è nato e cresciuto, a Chieti, sul parquet del Pala Santa Filomena, ha ottenuto, con la maglia del Conversano, il suo attuale club, la recente vittoria nella Supercoppa Italiana e, proprio in questi giorni, è protagonista nel raduno della nazionale senior che sta preparando la gara di domani sera (ore 20,30, diretta su Sky Sport Arena) contro la Lettonia come qualificazione a Euro 2022 che si terrà in Ungheria e Slovacchia. «Dopo l’esperienza con le giovanili sono tornato a vestire la maglia azzurra a distanza di tre anni e l’emozione è sempre molto grande», spiega Di Giandomenico, «farlo poi a Chieti e nella mia regione è speciale». Con Teramo ha disputato le finali nazionali a 16 anni prima di tentare l’esperienza lontano da casa: Siracusa, Bologna, Noci e ora Conversano le sue tappe non sempre troppo fortunate anche a causa di alcuni infortuni. «Da tre anni gioco con il Conversano, quest’anno, poi, la società ed il tecnico Alessandro Tarafino hanno riposto fiducia in me e la mia visibilità è cresciuta». Due rigori parati nella serie finale che ha regalato la vittoria ai pugliesi in Supercoppa. «Abbiamo portato a casa il trofeo contro una squadra forte come il Bozen. I tiri di rigore sono sempre una lotteria e, al di là delle mie parate, è stata un’affermazione ottenuta grazie al lavoro di tutta la squadra e lo staff».
Nel ritiro azzurro il portiere teramano è in buona compagnia, vista la presenza dei due abruzzesi Andrea Colleluori e Stefano Arcieri che hanno scelto di giocare all’estero, il primo a Nantes e il secondo in Finlandia. «Loro sono due perni importanti della nazionale. Ho pensato più volte di provare a giocare fuori Italia ma, poi, per una serie di motivi, non si è mai concretizzato nulla». Più volte la Maxi Coal Lions Teramo (A2 maschile) ha espresso il desiderio, in caso di ritorno nella massima serie, di far rientrare tutti i talenti teramani che ora giocano altrove, tra cui lo stesso Di Giandomenico. «Teramo per me è sempre Teramo, la mia città. Sono nato e cresciuto sotto la guida prima di Nicole Pastor, che con i giovani è bravissima, poi con Franco Chionchio e Marcello Fonti. Sono contento del fatto che si sia creata una società unica, è bello che stiano tutti insieme. Un occhio di riguardo c’è e ci sarà sempre anche perché vorrei tornare a Teramo e costruire una famiglia, poi dipende da tanti fattori».
Matteo Falzon
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