ROMA
Il campionato di serie B resta a 19 squadre
Il collegio di garanzia decide a maggioranza, contrario il presidente Frattini che avrebbe voluto un torneo aperto a 22 formazioni
ROMA. Il campionato di serie B resta a 19 squadre. Lo ha stabilito il collegio di garanzia dello Sport, al Coni, che ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati. La decisione è stata presa a maggioranza, con il dissenso del presidente del collegio, Franco Frattini. «La serie B resta a 19 squadre, ma io ho votato contro». Franco Frattini, presidente del collegio di garanzia, conferma la notizia e ribadisce il suo dissenso. «È in corso di pubblicazione la sentenza», spiega. «Per la prima volta nella mia carriera da presidente ho votato contro la decisione presa a maggioranza. Finisce 3-2, con il mio voto contrario contenuto in una dichiarazione ufficiale che spiega l'inammissibilità di tutti i ricorsi. Il campionato continua a 19 squadre». Frattini, ha spiegato il motivo per la ritenuta inammissibilità dei ricorsi sul ripescaggio in serie B: «Io optavo per un campionato a 22 squadre con l'accoglimento dei ricorsi», chiarisce il presidente, «il collegio ha ritenuto di confermare il torneo a 19 con una pronuncia di inammissibilità in cui si dice che, sostanzialmente, quei ricorsi dovevano essere proposti davanti alla giustizia endofederale, quindi inammissibili per avere sbagliato il giudice a cui andare». Secondo Frattini, i club che ambiscono al ripescaggio (Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania, Novara e Entella) «potranno, se lo vorranno, ripartire davanti al Tribunale federale della Figc e proporre le stesse contestazioni. «Per me il comunicato 54 (sui criteri di ripescaggio pubblicato dalla Federcalcio il 30 maggio 2018) sarebbe rimasto in vigore», aggiunge Frattini. «La spaccatura nel collegio? Perché io non condivido la pronuncia di inammissibilità e ho il dovere di dirlo. Su di me nessuna pressione, credo che il collegio di garanzia abbia ragionato su ipotesi molto diverse al suo interno e queste ipotesi molto diverse hanno portato a divergenze che nella storia del collegio di garanzia non c'erano mai state».