PALLA AL CENTRO
Il Diavolo supera l'esame di laurea, Inter a due marce
Ancora Ibrahimovic, ancora il Milan. Il successo al San Paolo è una sorta di esame di laurea superato. Un risultato che legittima le ambizioni da scudetto del Diavolo che consolida forza e autostima. È sempre Ibra a fare la differenza, questa volta ridimensionando il Napoli dell’amico Gattuso che puntava all’aggancio al vertice. E, invece, ecco un altro acuto che segue di qualche ora quello del Sassuolo. Rossoneri primi, emiliani secondi: alzi la mano chi poteva immaginare una classifica del genere dopo l’ottava giornata. Va rimarcato anche il risveglio di Juventus e Inter. Convincenti i bianconeri, un po’ meno i nerazzurri che però in mezzora fanno quattro gol al Torino, per di più di in rimonta, dando la sensazione di avere un potenziale enorme. Ancora non del tutto espresso. Il tempo può essere un prezioso alleato di Conte nel processo di crescita. Per la terza volta ha rimontato una partita che sembrava persa. Un’ora male, mezzora da sballo. Ora c’è bisogno di vittorie per corroborare l’ascesa, a partire da mercoledì in Champions: l’Inter non può permettersi di uscire alla fase a gironi, ecco perché contro il Real Madrid è già un bivio della stagione. Resta la sensazione di un grande potenziale, solo a tratti espresso. La Juve, invece, non può prescindere da Cristiano Ronaldo, perché puoi anche palleggiare bene ed esprimere un gioco gradevole, ma senza CR7 i gol non arrivano. Ovviamente, i segnali di crescita necessitano di conferme e continuità. Così come il brasiliano Arthur: quello visto all’opera sabato è sembrato trasformato in meglio dalla sosta per le nazionali.
Al Torino, invece, anche alla luce di quanto accaduto al Meazza, servirebbe un esorcista: ha gettato al vento 14 punti da situazioni di vantaggio. Bravo a costruire, ancor di più a distruggere quanto creato.
@roccocoletti1.
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