SERIE B
Il Pescara a Cittadella, inizia la volata play off
Sabato contro i veneti Pettinari potrebbe riprendersi il posto in attacco
PESCARA. Marzo crocevia per il futuro del Pescara. Da sabato a fine mese i biancazzurri dovranno disputare sei partite che quasi sicuramente diranno se la squadra potrà centrare o meno l’obiettivo. L’ottavo posto, occupato dalla Cremonese, dista tre punti, anche se tra i grigiorossi e il Delfino ci sono altre quattro squadre: il Foggia, che martedì ha scavalcato il Pescara grazie al blitz di Novara, il Perugia, il Parma e il Carpi che sono rimaste a riposo forzato. I play off sono alla portata, ma per raggiungerli sarà indispensabile trovare una continuità di risultati. A cominciare dalla sfida di sabato (ore 15) al Tombolato contro un lanciatissimo Cittadella (quarto in classifica) che però in casa ha un ruolino abbastanza deludente (già sei ko). L’undici di Roberto Venturato ha costruito le sue fortune lontano dalle mura amiche vincendo ben nove incontri, tra i quali quello all’Adriatico nel match di andata (1-2). Dopo la gara in Veneto il Pescara ospiterà il Parma, il Carpi nel recupero, poi farà visita all’Avellino, giocherà in casa con l’Empoli e, giovedì 29 marzo, chiuderà gli impegni del mese in trasferta a Brescia. Sei partite in 26 giorni per testare le reali ambizioni della squadra di Zeman.
Cambio di marcia. Tifosi e dirigenti sono delusi dal trend dei biancazzurri. Il presidente Sebastiani ha più volte ripetuto che l’eventuale mancato accesso ai play off sarebbe un fallimento e dalle prossime gare si aspetta progressi. Lo stesso Zeman auspica un miglioramento della qualità del gioco che finora non è stato mai esaltante. Qualche passo in avanti c’è stato nell’ultimo impegno casalingo con la Cremonese, ma non è bastato per spezzare il digiuno di gol su azione (496’). Il boemo ha 15 partite a disposizione per cambiare volto al Pescara portandolo possibilmente tra le prime otto, altrimenti la prosecuzione del rapporto con la società biancazzurra diventerebbe molto improbabile. «Del futuro parleremo a fine campionato», ha detto Sebastiani qualche giorno fa, «ora dobbiamo concentrarci solo sul nostro obiettivo». Certo è che con questo ruolino il Delfino non avrà nessuna chance di salire sul treno play off. Con l’attuale media punti (1,33 a gara) il Pescara arriverebbe a fine torneo a quota 56 punti, un bottino insufficiente per tagliare il traguardo, come dimostrano i piazzamenti dal 2013 (anno della riforma dei play off) a oggi. Dunque, se non cambieranno marcia, i biancazzurri saranno destinati a un campionato anonimo e a fine torneo potremmo assistere a un’altra rivoluzione.
Cercasi gol. Con la Cremonese, Zeman ha cambiato l’intero tridente schierando Falco, Bunino e Capone, ma nessuno è riuscito a sbloccarsi. Il tecnico ha escluso Pettinari, il capocannoniere della squadra con 12 reti. La punta, che non segna dall’8 dicembre a Cesena, sabato potrebbe riprendersi il posto al centro dell’attacco. Staremo a vedere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Cambio di marcia. Tifosi e dirigenti sono delusi dal trend dei biancazzurri. Il presidente Sebastiani ha più volte ripetuto che l’eventuale mancato accesso ai play off sarebbe un fallimento e dalle prossime gare si aspetta progressi. Lo stesso Zeman auspica un miglioramento della qualità del gioco che finora non è stato mai esaltante. Qualche passo in avanti c’è stato nell’ultimo impegno casalingo con la Cremonese, ma non è bastato per spezzare il digiuno di gol su azione (496’). Il boemo ha 15 partite a disposizione per cambiare volto al Pescara portandolo possibilmente tra le prime otto, altrimenti la prosecuzione del rapporto con la società biancazzurra diventerebbe molto improbabile. «Del futuro parleremo a fine campionato», ha detto Sebastiani qualche giorno fa, «ora dobbiamo concentrarci solo sul nostro obiettivo». Certo è che con questo ruolino il Delfino non avrà nessuna chance di salire sul treno play off. Con l’attuale media punti (1,33 a gara) il Pescara arriverebbe a fine torneo a quota 56 punti, un bottino insufficiente per tagliare il traguardo, come dimostrano i piazzamenti dal 2013 (anno della riforma dei play off) a oggi. Dunque, se non cambieranno marcia, i biancazzurri saranno destinati a un campionato anonimo e a fine torneo potremmo assistere a un’altra rivoluzione.
Cercasi gol. Con la Cremonese, Zeman ha cambiato l’intero tridente schierando Falco, Bunino e Capone, ma nessuno è riuscito a sbloccarsi. Il tecnico ha escluso Pettinari, il capocannoniere della squadra con 12 reti. La punta, che non segna dall’8 dicembre a Cesena, sabato potrebbe riprendersi il posto al centro dell’attacco. Staremo a vedere.
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