CALCIO / SERIE C

Il Pescara a Rimini con 700 tifosi. Baldini: "Il bomber non serve, meglio la squadra"

Per sabato (ore 20,45) confermata la formazione di domenica scorsa. E l'allenatore manda messaggi a Tommasini e Cuppone. Buone notizie su Merola

PESCARA. Il Pescara parte per Rimini (per l'incontro di sabato 7 setembre alle ore 20,45) con la carica di almeno 700 tifosi. Tanti infatti sono i biglietti acquistati fino ad ora dai supporter biancazzurri. E l'allenatore Baldini appare molto sicuro alla vigilia: “Confermo la formazione perché gioca chi sta meglio. Tommasini e Cuppone sono andati via? Qui solo chi è innamorato della maglia. E Merola dalla prossima settimana si allena in gruppo e verrà convocato".

leggi anche: Pescara si sveglia nella ripresa: con la Torres finisce 2-2 I biancazzurri di Baldini dopo uno scialbo primo tempo la ribaltano. Poi il pareggio-beffa dei sardi nel recupero

LA FORMAZIONE  - "Riparto dagli stessi 11 perché sono quelli che stanno meglio e che in settimana mi danno più garanzie. Al momento attuale sono quelli che mi garantiscono un rendimento migliore, io non guardo al curriculum. Le prime due gare? La squadre sa soffrire e sa reagire. Non abbiamo mai perso la fiducia. In settimana ci siamo allenati benissimo, senza riposo preparando da lunedì scorso la gara di Rimini. Ragazzi disponibilissimi a fare questo percorso. Abbiamo giocato domenica e lunedì abbiamo fatto doppio: non capita spesso e loro sono stati disponibilissimi. Voglio vedere aggressività, giocate offensive ma senza pensare all’ossessione del risultato. Così faremo a Rimini una grande partita. Rimini? Speriamo vada meglio dello scorso anno (Baldini sorride visto che finì 5-1). Siamo consapevoli del nostro valore, dobbiamo tirare fuori le nostre capacità senza tirarci indietro. Se il Pescara fa il Pescara sarà dura per tutti. Giocare in casa ci ha messo pressione? Forse i ragazzi volevano dimostrare tanto dopo la bella prova di Terni. L’importante è che poi siamo riusciti a fare molto bene e ripeto: peccato per il finale".

L’ATTACCO -  "Tommasini e Cuppone non volevano più restare. Figuratevi se potevano andare d’accordo con me. Qui deve giocare chi ama la maglia. Hanno fatto gol altrove? Non m’interessa, non guardo le altre cose. Tonin? E’ una giovane promessa scuola Milan. Non è ancora esploso, speriamo possa essere questa la piazza giusta per lui. E che bravo Vergani: sempre determinante. Il bomber? Non serve. A me serve la squadra e non chi gioca per fare gol e poi trarne vantaggio solo personale. Voglio che la mia squadra sia l’orgoglio dei tifosi. Merola dev'essere preso ad esempio dai suoi compagni. E il popolo biancazzurro deve essere orgoglioso di lui. Ha rifiutato il doppio di soldi per restare in C qui. Le caratteristiche di Tonin? Vivace e abile. Attacca gli spazi e ha grande intuizioni. Gli serve autostima. Non è in competizione con Vergani ma può ricoprire tutti i ruoli li davanti. Valzania sta crescendo, tra una settimana starà meglio ma già può darci una mano."

LA CURVA - L’esodo dei tifosi? "La gente è la parte più sana di questo sport. I tifosi vogliono sognare, ci mettono anima e cuore per tifare. Loro sanno che io non sono il lecchino di nessuno e sanno che io sto qui per realizzare un sogno. Io so che c’è magia qui e la gente senza saperlo si sente coinvolta e il popolo diventa sempre più numeroso. Come a Palermo quando abbiamo vinto. E succede sempre in determinate piazze. Non ve lo so spiegare, ma avete capito vero?".