l’allenatore
Dopo 40 anni il Pescara perde a Ferrara. I biancazzurri di Oddo non riescono ad uscire indenni dal campo della Spal, subiscono altri due gol (17 in stagione) e restano penultimi in classifica, in...
Dopo 40 anni il Pescara perde a Ferrara. I biancazzurri di Oddo non riescono ad uscire indenni dal campo della Spal, subiscono altri due gol (17 in stagione) e restano penultimi in classifica, in attesa delle altre gare. Prima parte di gara poco brillante per il Delfino, che poi ha provato a fare qualcosa in più nella seconda frazione. «Nel primo tempo siamo stati un po’ troppo bassi, non riuscivamo a salire», è il pensiero dell’allenatore Massimo Oddo. «Non siamo riusciti a fare bene quello che poi abbiamo fatto nel secondo tempo. A mio avviso abbiamo fatto una discreta partita contro una grande squadra, che negli ultimi due anni è stata in serie A». Il 44enne allenatore del Delfino, però, mette nel mirino anche la direzione arbitrale. «Siamo anche stati condizionati da alcune scelte dell’arbitro. Siamo stati danneggiati perché nel primo tempo non ci è stato dato un rigore netto», dice, riferendosi al fallo in area di Salamon su Vokic. «Ho visto le immagini del rigore netto che c’era per noi; mettere un bel tassello di quel calibro ad una partita del genere ci avrebbe dato fiducia. Secondo me le quaterne arbitrali si aiutano poco, e non si evidenziano le situazioni oggettive. Il fuorigioco di Asencio? Non l’ho visto, ma molti falli sono stati fischiati al contrario e non vedere un rigore come quello su Vokic mi sembra esagerato». Arbitraggio a parte, il Pescara ieri ha preso di nuovo gol su palla inattiva, il sesto di testa. «Ogni partita è una storia a sé, rispetto alle altre gare siamo stati un po’ sottotono. Bisogna stare più concentrati, più cattivi e determinati. Posso capire che in un contrasto aereo ci siano scontri, ma non ammetto che un avversario salti completamente da solo. Qualche errore c’è, è oggettivo». Il Pescara a livello caratteriale nel secondo tempo non è sembrato affamato e grintoso. Oddo, però, la pensa in maniera diversa: «Sicuramente abbiamo avuto delle difficoltà nel primo tempo perché avevamo il baricentro troppo basso, nel secondo stavamo facendo una buona partita, non ho visto una mancanza dal punto di vista caratteriale. Ci vuole un po’ di mentalità, certo, ma non mi sembra che la Spal abbia dominato la partita».
Dunque, dopo la vittoria con il Cittadella, il Pescara non è riuscito a raccogliere altri punti e la partita con il Pordenone diventa fondamentale, anche per la posizione di Massimo Oddo. Il tecnico dovrà toccare le corde giuste, ma dovrà di nuovo fare i conti con gli infortuni. Dopo Ceter, ieri si è fatto male Raul Asencio. Lo spagnolo ha riportato un brutto infortunio muscolare. «Non sappiamo l’entità dell’infortunio di Asencio e nei prossimi giorni valuteremo, il giocatore ha sentito molto male», dice l’allenatore. «Purtroppo ora siamo rimasti senza una punta centrale e speriamo di trovare altre soluzioni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dunque, dopo la vittoria con il Cittadella, il Pescara non è riuscito a raccogliere altri punti e la partita con il Pordenone diventa fondamentale, anche per la posizione di Massimo Oddo. Il tecnico dovrà toccare le corde giuste, ma dovrà di nuovo fare i conti con gli infortuni. Dopo Ceter, ieri si è fatto male Raul Asencio. Lo spagnolo ha riportato un brutto infortunio muscolare. «Non sappiamo l’entità dell’infortunio di Asencio e nei prossimi giorni valuteremo, il giocatore ha sentito molto male», dice l’allenatore. «Purtroppo ora siamo rimasti senza una punta centrale e speriamo di trovare altre soluzioni».
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