La delusione di Oddo: troppe maschere...

PESCARA. “Nel lungo tragitto della vita troverai tante maschere e pochi volti”. Massimo Oddo cita Pirandello per esternare la sua delusione. A chi si riferisca non è dato sapere, ma non è neppure difficile immaginarlo. L’ex allenatore del Pescara era convinto di poter imboccare la strada giusta e risalire la china, ecco perché aveva respinto ogni ipotesi di dimissioni. «Quando avrò tutti a disposizione, se non dovessimo ottenere risultati positivi sarei ben disposto a lasciare, ma in questo momento no», ha dichiarato al termine del match con il Pordenone. Si è aggrappato fino all’ultimo alle (molte) attenuanti, le condizioni precarie di tanti elementi e i numerosi infortuni, in particolare quelli di Asencio e Ceter. Chissà, forse anche dopo il ko di due giorni fa che ha segnato il suo destino avrà pensato di poter avere un’altra chance, visto che venerdì ad Ascoli dovrebbe tornare a disposizione Ceter. Al contrario, per la società la scossa era inevitabile e ha deciso di sollevarlo dall’incarico. La settima sconfitta in nove partite gli è stata fatale e il progetto disegnato poco meno di tre mesi fa è andato in fumo. Mai Oddo avrebbe immaginato un epilogo così triste, il tecnico dell’ultima promozione in A dei biancazzurri sognava di ripartire con entusiasmo nel club della sua città. Per questo motivo aveva accettato la proposta del presidente Daniele Sebastiani, pretendendo però un contratto biennale. Il 44enne pescarese voleva rilanciarsi in una società che potesse assecondarlo e sostenerlo. Il piano era ben delineato, l’obiettivo comune era ricostruire la squadra e puntare su un calcio piacevole. Nessuno aveva chiesto al tecnico di lottare per i primi posti, sarebbe bastato un campionato tranquillo per proseguire insieme il cammino. Le tante assenze lo hanno costretto a rimodulare la squadra, però la macchina si è subito inceppata e i risultati sono stato mediocri. Comunque sia, Oddo resta sempre legato al Pescara, non solo perché è pescarese, ma anche per il fatto che è in busta paga fino a giugno 2022.

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