Monaco e Capaldi la voce e il volto abruzzesi al Mondiale
PESCARA. In Brasile resiste un po’ d’Abruzzo, nonostante l’eliminazione dell’Italia. E’ “nascosto” dietro i microfoni, sia in televisione che alla radio. Al Mondiale, Marco Verratti è stato l’orgoglio...
PESCARA. In Brasile resiste un po’ d’Abruzzo, nonostante l’eliminazione dell’Italia. E’ “nascosto” dietro i microfoni, sia in televisione che alla radio.
Al Mondiale, Marco Verratti è stato l’orgoglio di una regione intera e, soprattutto, ha fatto sognare la sua Manoppello. Tra gli azzurri, che già domani torneranno dopo l’eliminazione, è l’unico abruzzese doc, ma, tra coloro che seguono minuto per minuto la Coppa del Mondo, ci sono altri due figli della nostra terra: sono i giornalisti Antonio Monaco e Aurelio Capaldi.
Il primo, originario di Avezzano, è l’inviato di Radio Rai. Ha raccontato le cronache degli azzurri e non solo; interviste e approfondimenti.
Per il 55enne cronista marsicano si tratta del terzo mondiale della carriera. Il primo è stato subito fortunato, nel 2006, quando da Berlino ha “riportato” la Coppa; poi, nel 2010, in Sudafrica dove ha avuto la fortuna e l’abilità di intervistare il compianto Nelson Mandela. Monaco è stato anche un collaboratore del Centro ed è in Rai dal 1990 e dal 2001 è radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”, famosa trasmissione di Radio Rai che racconta il calcio di serie A e B.
Nel suo lungo curriculum ci sono anche le Olimpiadi (Pechino e Londra) e due campionati Europei.
L’altro abruzzese in Brasile è Aurelio Capaldi, aquilano doc, che dal 1997 lavora per RaiSport. La sua carriera è iniziata nei primi anni Novanta, accanto al padre Dante, nella tv locale BTV per poi collaborare anche con il Messaggero. Dal 2006 è entrato nel giro “azzurro” e ha cominciato a seguire la Nazionale nel mondiale di Germania chiuso con Cannavaro che alza il trofeo; poi gli Europei in Polonia e Ucraina e le Olimpiadi di Londra. In queste settimane ha confezionato servizi televisivi sui personaggi del Mondiale e partecipato ai vari talk show serali della Rai che analizzano partite e personaggi del Mondiale.
In Brasile rimarrà anche dopo la finale del 13 luglio, per realizzare servizi speciali sulle favelas di Rio e San Paolo. Ha scritto, nel 2004, anche un libro dal titolo “Raùl Madrid, l’orgoglio Blanco”, in cui racconta l’ex stella del Real tramite diverse interviste realizzate a tanti campioni che hanno fatto la storia dei Blancos.
@luigidimarzio
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