CALCIO / SERIE C
Teramo, il giorno di Iaconi: "Se sono qui lo devo a Rodomonti"
Il nuovo direttore generale biancorosso: "Siamo in ritardo, ora dovremo prendere 14, 15 giocatori"
TERAMO. «Se ho avuto la fortuna di lavorare per quarant'anni lo devo a Carmine Rodomonti. Avevo 26 anni quando mi introdusse in questo mondo, un teramano che aiutava un giuliese: i suoi insegnamenti e i valori li porterò sempre con me»: si è presentato così il nuovo general manager del Teramo, Andrea Iaconi. Dopo 14 anni di direttore sportivo del Pescara di Scibilia, e poi direttore del Brescia in serie B, ricomincia dalla società biancorossa targata Franco Iachini.
Originario di Giulianova, come Marco Giampaolo, oggi allenatore del Milan, accanto al quale ha lavorato in passato, Iaconi ha parlato della sua nuova avventura: «Ringrazio il presidente, Iachini, perché mi ha fatto tornare la voglia di fare calcio dopo quarant'anni consecutivi risvegliando in me il piacere di questo ruolo e rimanendo affascinato da ciò che mi ha proposto, non solo relativamente alla prima squadra. Per fare calcio occorrono strutture all'altezza e un Settore Giovanile di livello: dobbiamo ripartire dai più giovani, la soddisfazione più grande è far crescere i propri ragazzi, il club deve essere autosufficiente. A livello tecnico siamo in netto ritardo rispetto ai nostri competitor, pertanto la priorità è costruire la squadra, scegliendo 14-15 calciatori di spessore, in aggiunta a quelli che completeranno la rosa, perché al di là del girone in cui saremo inseriti troveremo sempre tante realtà di spessore».