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Teramo, ricorso al Coni. Cerulli Irelli: "Chiederemo la riforma dell'ingiusta sentenza"
Dopo la sentenza della Corte federale d'appello che riporta i biancorossi in Lega Pro con 6 punti di penalizzazione, la società passa al contrattacco con l'insigne avvocato: "L'estraneità del presidente nell'illecito è stata dimostrata con solidi argomenti e non smentita da argomenti contrari"
TERAMO. Il Teramo presenterà ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro la sentenza della Corte federale d'appello. Lo ha annunciato stamattina con un comunicato l'avvocato della società sportiva, professor Vincenzo Cerulli Irelli, che ha anche sottolineato più volte "l'ingiusta" decisione della Corte.
"La sentenza della Corte federale d’appello è profondamente ingiusta laddove conferma il coinvolgimento del Presidente Luciano Campitelli nell’illecito sportivo e perciò la responsabilità diretta della società", recita il comunicato a firma dell'avvocato.
"L’estraneità del Presidente è stata dimostrata con solidi argomenti e non smentita da argomenti contrari.
Ma la Corte ha ignorato completamente ogni argomentazione e ha ribadito la responsabilità diretta con l’intento di privare il Teramo calcio della serie B appena conquistata e aprendo le porte all’Ascoli che anzichè vincere sul campo preferisce vincere con le carte bollate. Procederemo immediatamente al ricorso davanti al Collegio di Garanzia del C.O.N.I. chiedendo la riforma dell’ingiusta sentenza e l’urgente sospensione dei suoi effetti.
Confidiamo nella giustizia e nella competenza del massimo organo sportivo indipendente e sovrano". In attesa del ricorso all'organo superiore di giustizia sportiva, il presidente ha sottolineato: "Io non mollo", e anche l'allenatore Vivarini potrebbe restare e continuare ad allenare il Teramo in Lega Pro. Diversi giocatori invece starebbero già facendo la valigia: Rigione e Di Matteo pronti a passare al Lanciano, in forse anche Donnarumma e Bartolomei.