Ultimi 13 chilometri per veri scalatori
Costi, divieti e difficoltà della tappa di domani sul Blockhaus
L’anno scorso l’arrivo a Roccaraso, domani sul Blockhaus. Il Giro d’Italia tornerà in Abruzzo e non sarà una tappa qualsiasi: darà una sterzata alla classifica generale per via di quei 13 chilometri da Roccamorice a salire che, inevitabilmente, faranno selezione.
Un’ascesa ai più sconosciuta per il semplice fatto che fino a qualche settimana fa la strada era impraticabile per la neve. Solo Domenico Pozzovivo, prima di partire per la Sardegna, l’ha assaporata, nemmeno fino in fondo. «Il Blockhaus è una salita vera, forse la più dura del Giro», il suo commento. Vincenzo Nibali ha mandato il fratello - fidanzato con una ragazza abruzzese - a fare un sopralluogo per non farsi trovare impreparato.
Il finale. Difficoltà concentrate negli ultimi 13 chilometri tutti in salita su strada stretta e con numerosi tornanti. Per quasi 10 chilometri la pendenza si mantiene sopra il 9% con punte fino al 14%. Brevissima contropendenza ai 500 metri dall’arrivo. Rettilineo finale (asfalto, lunghezza 200 m, larghezza 6 m) in salita attorno all’8%.
Il percorso. Partenza da Montenero di Bisaccia alle ore 13, si scenderà verso il mare. I girini attraverseranno San Salvo e Vasto, passando per il centro cittadino; avanti lungo la statale 16 fino a Francavilla; da lì la sterzata verso Chieti, in città si entrerà passando dalla strada del carcere Madonna del Freddo. Si scenderà dalla Colonnetta, quindi Manoppello, Lettomanoppelo, Scafa, San Valentino, bivio di Roccamorice e poi il gran finale. Arrivo previsto tra le 17 e le 17,30. Traguardo volante fissato a Vasto e a Chieti.
Sarà possibile seguire in televisione la corsa su Rai 2 a partire dalle ore 14.
La folla e i divieti. Qualcuno ha azzardato la presenza di ventimila spettatori in quota per seguire il Giro. Si vedrà. Di certo, c’è grande fibrillazione. Dalla notte scorsa sono stati chiusi al traffico gli ultimi otto chilometri del percorso, dal bivio di Santo Spirito. Alle 22 di questa sera verranno chiuse le strade che dal bivio Forchetta e da Lettomanoppello, altezza Fonte Cese, salgono in quota; entrambe saranno riaperte domenica mattina alle 7 per consentire al pubblico di arrivare a Passo Lanciano. Con le auto sarà possibile salire fino a Passo Lanciano dove si trova un parcheggio con circa 500 posti. Da lì si potrà raggiungere il Blockhaus con la seggiovia (10 euro andata e ritorno) oppure a piedi. Raggiunta la capienza dei 500 posti, le strade verranno nuovamente chiuse. A quel punto gli appassionati potranno lasciare le auto a Pretoro, dove saranno disponibili tre aree parcheggio, e salire a Passolanciano con i bus navetta (dalle 8.30 alle 14.30, costo 2 euro andata e ritorno, gratis per i bambini sotto i tre anni). I divieti di transito lungo le strade valgono per tutti i veicoli a motore, ma non per i ciclisti amatoriali.
I costi. Un arrivo del Giro d’Italia generalmente costa sui 130mila euro, circa 35mila euro per una partenza. Oltre, ovviamente, alle spese per rendere il manto stradale percorribile.
Nel caso della tappa del Blockhaus i costi sono quasi interamente a carico della Regione. Per rendersi conto di quello che è il Giro a livello logistico e organizzativo basta fare riferimento all’esodo rosa avvenuto per il trasferimento dalla Sardegna alla Sicilia di qualche giorno fa. Nell’occasione sono stati trasportati circa 1.500 mezzi e 2.000 persone. Il giro lunedì osserverà un giorno di riposo; la carovana domani notte alloggerà tra l’Abruzzo e l’Umbria dove la corsa martedì ripartirà con la cronometro. Gli alberghi delle zone montane e pedemontane sono pieni. E molti hanno prenotato anche sulla costa.
Un’ascesa ai più sconosciuta per il semplice fatto che fino a qualche settimana fa la strada era impraticabile per la neve. Solo Domenico Pozzovivo, prima di partire per la Sardegna, l’ha assaporata, nemmeno fino in fondo. «Il Blockhaus è una salita vera, forse la più dura del Giro», il suo commento. Vincenzo Nibali ha mandato il fratello - fidanzato con una ragazza abruzzese - a fare un sopralluogo per non farsi trovare impreparato.
Il finale. Difficoltà concentrate negli ultimi 13 chilometri tutti in salita su strada stretta e con numerosi tornanti. Per quasi 10 chilometri la pendenza si mantiene sopra il 9% con punte fino al 14%. Brevissima contropendenza ai 500 metri dall’arrivo. Rettilineo finale (asfalto, lunghezza 200 m, larghezza 6 m) in salita attorno all’8%.
Il percorso. Partenza da Montenero di Bisaccia alle ore 13, si scenderà verso il mare. I girini attraverseranno San Salvo e Vasto, passando per il centro cittadino; avanti lungo la statale 16 fino a Francavilla; da lì la sterzata verso Chieti, in città si entrerà passando dalla strada del carcere Madonna del Freddo. Si scenderà dalla Colonnetta, quindi Manoppello, Lettomanoppelo, Scafa, San Valentino, bivio di Roccamorice e poi il gran finale. Arrivo previsto tra le 17 e le 17,30. Traguardo volante fissato a Vasto e a Chieti.
Sarà possibile seguire in televisione la corsa su Rai 2 a partire dalle ore 14.
La folla e i divieti. Qualcuno ha azzardato la presenza di ventimila spettatori in quota per seguire il Giro. Si vedrà. Di certo, c’è grande fibrillazione. Dalla notte scorsa sono stati chiusi al traffico gli ultimi otto chilometri del percorso, dal bivio di Santo Spirito. Alle 22 di questa sera verranno chiuse le strade che dal bivio Forchetta e da Lettomanoppello, altezza Fonte Cese, salgono in quota; entrambe saranno riaperte domenica mattina alle 7 per consentire al pubblico di arrivare a Passo Lanciano. Con le auto sarà possibile salire fino a Passo Lanciano dove si trova un parcheggio con circa 500 posti. Da lì si potrà raggiungere il Blockhaus con la seggiovia (10 euro andata e ritorno) oppure a piedi. Raggiunta la capienza dei 500 posti, le strade verranno nuovamente chiuse. A quel punto gli appassionati potranno lasciare le auto a Pretoro, dove saranno disponibili tre aree parcheggio, e salire a Passolanciano con i bus navetta (dalle 8.30 alle 14.30, costo 2 euro andata e ritorno, gratis per i bambini sotto i tre anni). I divieti di transito lungo le strade valgono per tutti i veicoli a motore, ma non per i ciclisti amatoriali.
I costi. Un arrivo del Giro d’Italia generalmente costa sui 130mila euro, circa 35mila euro per una partenza. Oltre, ovviamente, alle spese per rendere il manto stradale percorribile.
Nel caso della tappa del Blockhaus i costi sono quasi interamente a carico della Regione. Per rendersi conto di quello che è il Giro a livello logistico e organizzativo basta fare riferimento all’esodo rosa avvenuto per il trasferimento dalla Sardegna alla Sicilia di qualche giorno fa. Nell’occasione sono stati trasportati circa 1.500 mezzi e 2.000 persone. Il giro lunedì osserverà un giorno di riposo; la carovana domani notte alloggerà tra l’Abruzzo e l’Umbria dove la corsa martedì ripartirà con la cronometro. Gli alberghi delle zone montane e pedemontane sono pieni. E molti hanno prenotato anche sulla costa.