CALCIO
Verratti ostaggio dell'Emiro: quando fu costretto ad andare al Psg / AUDIO
L'audio del calciatore portato dal suo ex procuratore alla trasmissione Report su Rai3: l'inchiesta svela quando Marco fu chiuso in uno stanzino. E il Barcellona si arrese. La denuncia sul Centro già un anno fa
Torna a girare su social e media la notizia secondo cui Marco Verratti fu costretto a non andare al Barcellona ma al Paris Saint Germain all'epoca del trasferimento dal Pescara. Lo spunto è l'ultima puntata di Report su Rai 3 dedicata ai modiali del Qatar nel corso della quale è stata riproposta l'intervista all'ex procuratore del calciatore Donato Di Campli. Una denuncia che era stata raccolta dal Centro almeno un anno fa.
"Verratti ostaggio dell'emiro! Rivelazioni shock del procuratore Donato Di Campli" questo il titolo della puntata che si è occupata dei prossimi mondiali di calcio in Qatar.
Una premessa: il Paris Saint German, squadra in cui ancora oggi milita il centrocampista italiano, è di proprietà della Qatar Investment Authority, un fondo sovrano pubblico, che fa capo direttamente all'emiro qatariota. Il suo rappresentante a Parigi è Nasser Al-Khelaifi, che insieme al direttore sportivo del club parigino, è il protagonista di questa storia.
Nell'estate del 2017 le voci di un passaggio di Verratti al Barcellona si fanno sempre più insistenti. Il PSG, però, che è già proiettato verso la promozione dei Mondiali in Qatar, non può permettersi di perdere una delle star più riconosciute in quel momento del calcio internazionale. Per questo motivo, si mette di traverso nella trattativa, arrivando ad utilizzare metodi a dir poco non ortodossi. Di Campli, ai microfoni di Report, racconta infatti che di ritorno da una vacanza ad Ibiza, riceve un audio inaspettato da Marco che lo fa ascoltare in tv: "Dopo allenamento mi hanno fatto salire in uno stanzino e mi hanno chiuso lì". In quella stanza c'erano Nasser e il direttore: "Mi hanno obbligatoriamente detto che devo fare un'intervista in cui sbugiardo le tue parole. Un macello, insomma!".
Ed effettivamente quell'intervista andò in onda, e Verratti smentì le dichiarazione dell'agente circa le sue intenzioni di trasferirsi a Barcellona: "Voglio dire a tutti che quelle del mio agente non sono le mie parole. Chiedo scusa a tutti". Affermazioni che secondo l'agente sono state il frutto di un'operazione di coercizione che ha costretto Verratti, sotto pressione, a non seguire le sue ambizioni e accettare gli ordini dell'emiro del Qatar.