La Di Florio: "I confronti si fanno nelle sedi appropriate e non sui socia". lnterviene anche il Pd: atto pensato per intimorire e frenare l'esercizio del diritto di critica verso le decisioni amministrative
Si accende il caso nazionale contro l'autorizzazione del Comune al sindaco di procedere per diffamazione aggravata contro chi ritiene l'abbia offeso sui social. L'auspicio: "Sono certa che tutte le parti in causa sapranno dare prova di sensibilità democratica e di condivisione di basilari principi di civiltà”