«Si vede, scavando tra le luci soffuse, un uomo che si osserva la punta delle scarpe o prova a svitare il tappo difettoso di una bottiglietta, bere e riporla e aspettare, da solo, seduto o in piedi contro una parete. A cosa pensa? Le persone a cui rende omaggio (Lina Wertmuller, Luchino Visconti, Mariangela Melato) sono morte già da qualche tempo. Lo ricorda lui stesso, e dice «Li raggiungerò anch’io, presto». Il racconto dello spettacolo “Io, il cinema e la poesia” di e con Davide Cavuti e Giancarlo Giannini