ROSETO DEGLI ABRUZZI
Allenatore di basket muore a 35 anni
Antonio Evangelista stroncato da una malattia: ex giocatore, insegnava educazione fisica.
ROSETO. Ai ragazzi insegnava i fondamentali della pallacanestro, quelli che aveva imparato da giovane quando giocava e trascinava i suoi compagni di squadra. Antonio Evangelista, 35 anni, ha combattuto fino all’ultimo secondo ma non ce l’ha fatta: se n’è andato via nella notte tra lunedì e martedì, nell’ospedale di Atri, a causa di una grave malattia. Lascia la moglie Francesca e le figlie Chiara e Claudia, la mamma Annamaria, il papà Gabriele e la sorella Daniela. Questa mattina, la salma è stata portata alle 10.30 nella chiesa santa Teresa di Calcutta dove nel pomeriggio si sono svolti i funerali.
Era docente di educazione fisica e fino a poco tempo fa aveva insegnato in diverse scuole superiori del Teramano. La sua passione principale, però, era la pallacanestro, lo sport più diffuso a Roseto: da piccolo ha giocato tanti tornei in giro per l’Italia, spesso distinguendosi per la sua spiccata vena offensiva, per poi diventare in età adulta giocatore nelle serie minori e infine istruttore di minibasket. Il suo istruttore, e attuale collega Saverio Di Blasio lo ricorda così. «Un allievo, un giovane atleta, un istruttore, un collega, ma soprattutto un amico», dice Di Blasio, «buono, sincero, amabile, pieno di voglia di vivere, che continuerà ad insegnare e ad istruire in paradiso. Ci mancherà». Tanti i messaggi di cordoglio sul web, perché Antonio ha giocato nelle serie minori fino a pochi anni fa con i Crabs Roseto, con la grinta e la passione che lo contraddistinguevano, e il suo sorriso, come scrive un suo ex compagno di squadra, Mattia Ciuffardelli: «Una notizia che toglie il respiro e che fa chiudere lo stomaco. Ed è vero, quello che dà lo spogliatoio non lo dà nessun altro luogo. Ti ricorderò sempre con quel sorriso. Proteggi la tua famiglia, e facci una bomba da tre ogni tanto, che noi esultiamo quaggiù. Ciao Antò». Massimo Centorame è uno dei suoi grandi amici, con il quale ha condiviso tanto, e un mese fa era con lui a cena insieme ai loro ex compagni di classe. «Siamo andati insieme a scuola alle medie e alle superiori», dice Centorame, «e subito fin da piccoli tra di noi è nata un’amicizia vera, sincera. Abbiamo fatto anche tante vacanze insieme, dove abbiamo condiviso momenti belli e momenti difficili. Per me è stato come un fratello. Antonio era una persona buona , se ne va un grande amico». Anche alcune mamme dei ragazzi che allenava hanno voluto dedicare una frase ad Antonio: «Grazie per tutto quello che hai trasmesso ai nostri ragazzi, resterai sempre nei nostri cuori coach Antonio».
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