Alpini morti sul Gran Sasso. L'esperto: montagne abruzzesi troppo spesso sottovalutate
«Uno scivolone sul ghiaccio su un pendio di 40 gradi, quindi non così ripido e su cui si può ancora sciare - spiega l'esperto - fa prendere una tale velocità che è come saltare nel vuoto. Andare giù per 20, 50 o 100 metri e poi scontrarsi con le rocce produce danni inevitabili». La via 'Normalè è una delle tre vie escursionistiche per arrivare in vetta al Corno Grande, riferisce Fasciani, ed è quella più facile. Poi c'è la via delle 'Crestè e la 'Direttissimà (questa sul versante
aquilano e più complessa). «Prima di affrontare qualunque via in montagna - avverte infine l'esperto - è necessario conoscerla e aver fatto apprendistato».