Ancarano, sequestro di 500mila euro a un "furbetto" del terremoto
La Finanza, in esecuzione di un provvedimento della Corte dei Conti, sequestra un immobile a un imprenditore accusato di aver percepito illecitamente fondi pubblici per un nuovo insediamento produttivo nel Cratere mai realizzato
L'AQUILA. Un altro "furbetto" del terremoto incastrato dalla Finanza. Si tratta di un imprenditore teramano che ha percepito contributi pubblici destinati a nuovi insediamenti produttivi nel cratere, senza però mai realizzare il programma finanziato dalla Regione. Per questo i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico–Finanziaria di L’Aquila, in esecuzione di un provvedimento emesso dal presidente della Corte dei Conti, hanno eseguito un sequestro conservativo di un immobile del valore di circa 500 mila euro nei confronti di un imprenditore con sede in Ancarano (Teramo), per aver illegittimamente beneficiato di un contributo pubblico da parte della Regione Abruzzo. La società in questione, per mezzo del proprio rappresentante legale, aveva partecipato ad un bando indetto dalla Regione Abruzzo conseguendo un contributo pubblico nell’ambito dei fondi strutturali (Por Fesr 2007 – 2013) destinati ai nuovi insediamenti produttivi, attraverso l’apertura di nuove sedi operative nell'area del Cratere colpita dal sisma del 6 aprile 2009. Tuttavia, le indagini svolte dalle Fiamme Gialle aquilane consentivano di accertare, tra l’altro, che la società – già oggetto di accertamenti sulla veridicità delle autocertificazioni rilasciate in sede di presentazione del progetto – non aveva mai ultimato la realizzazione del programma finanziato dalla Regione Abruzzo. La Procura Regionale della Corte dei Conti, condividendo le ipotesi investigative formulate dal Corpo, in considerazione dell’entità dell’importo indebitamente percepito e del possibile rischio di perdita della garanzia patrimoniale, richiedeva il sequestro conservativo di un fabbricato riconducibile alla società per un valore pari all’importo del contributo; sequestro successivamente autorizzato dalla competente Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti ed eseguito dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di L’Aquila.