Assessori cacciati, ora il rischio è la paralisi per diversi settori
Il sindaco ha preso tutte le deleghe dei due epurati, ma sarà impegnato nella campagna elettorale Ginoble e Di Marco non commentano la decisione, Ciancaione punge: «I cittadini sorridono divertiti»
ROSETO. La revoca delle nomine degli assessori Nicola Petrini e Orazio Vannucci da parte del sindaco Sabatino Di Girolamo non ha scatenato grandi reazioni ma una generale indifferenza, soprattutto dal candidato sindaco Tommaso Ginoble, che ha risposto con un secco “no comment”. Petrini e Vannucci si sono candidati rispettivamente nelle liste “Bella Roseto” e “Ginoble sindaco”, che appoggiano proprio Ginoble, ma l’ex deputato ha preferito sorvolare sulla vicenda. Anche il candidato sindaco della coalizione del centrodestra, William Di Marco, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, mentre la candidata sindaco della libera coalizione progressista Rosaria Ciancaione, così come aveva fatto l’altroieri Mario Nugnes, non si è sottratta. «Mi viene un po’ da sorridere sulla revoca dei due assessori a meno di un mese dalle elezioni», dice Ciancaione, e aggiunge: «Attento sindaco, i rosetani hanno aperto gli occhi e davanti a queste cose sorridono divertiti anche loro».
Sui social poi si è scatenata l’ironia sull’accaduto, in particolare sulla pagina di “Blu news”, dove il giornalista Enzo Santarelli ha fatto un post che ha suscitato molte reazioni. “Ne toglierò due, annunciava già cinque anni fa il vincitore delle elezioni del 2016”, si legge nel post di Blu News, “e Tommaso rideva. Ecco cosa voleva intendere quel due, il problema era capire quando. Meno male, giusto in tempo. Adesso Tommaso ride ancora? Rimane il dilemma per Petrini se per tornare a casa potrà ancora usare la Panda e l'autista. Ma sì dai, un’ultima volta accompagnatelo a casa, ma assicuratevi che ci rimanga. Dopo i tanti pali caduti in questi anni, ironia della sorte, l'ultimo palo l'assessore lo ha preso sui denti”.
La decisione del sindaco Di Girolamo potrebbe avere qualche ripercussione sull’attività amministrativa. I due assessori epurati a meno di un mese dalla fine del mandato, infatti, avevano deleghe importanti, ora passate nelle mani del primo cittadino. Petrini si è occupato fino a due giorni fa di ambiente, agricoltura, manutenzione del territorio e parco mezzi, mentre Vannucci aveva l’urbanistica, l’edilizia privata, il commercio, la polizia amministrativa e il demanio. L’ex assessore all’ambiente, in particolare, era spesso presente sul territorio per seguire direttamente i tanti lavori avviati, ossia il piano asfalti in varie zone del territorio, gli interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico in piazza Olimpia, e soprattutto i lavori per la realizzazione dei centri di raccolta e del riuso voluti fortemente da Petrini. Anche Vannucci, dopo aver portato in consiglio comunale negli ultimi sei mesi, anche grazie al lavoro prezioso degli uffici comunali, il piano di assetto naturalistico della riserva del Borsacchio e il progetto di riqualificazione della piazza di Casal Thaulero, stava seguendo altre pratiche importanti come la variante generale sui vincoli decaduti e altri piani fondamentali per lo sviluppo della città. Tutto ciò ora dovrebbe essere seguito dal sindaco, impegnato però direttamente nella campagna elettorale.
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