Bambino di tre anni sparito con il padre Ricerche estese da Valle Castellana all'estero
Padre di 28 anni e figlio di 3 mancano da giorni: portato via perché il giudice dice che deve stare con la madre in Grecia. L'avvocato di lui: so che non gli ha fatto del male
TERAMO. In fuga con il figlio di tre anni. Lontano dall'ex moglie che dalla Grecia rivuole il piccolo e da quelle leggi che ora gli sembrano lontano anni luce dai suoi diritti. Lui è un giovane padre di 28 anni che da dieci giorni è sparito da Valle Castellana.
«E' scappato perchè ha paura di non vedere più suo figlio, ma al bambino non ha torto un capello» raccontano in paese familiari e conoscenti dell'uomo, in questo momento disoccupato, che è accusato di sottrazione di minori.
Il gesto estremo, per ora, viene escluso. Gli investigatori, dopo aver fatto alcune ricerche nella zona, sembrano concentrati su una pista estera che porta tra la Svizzera e la Germania, in una località dove vivono alcuni parenti del padre (le indagini, scattate dopo la denuncia dei familiari, sono coordinate dai pm di Ascoli Umberto Monti e Carmine Pirozzoli). Da due anni il piccolo viveva con lui e i suoi genitori in questo paese al confine tra Teramo e Ascoli. Poi qualche mese fa è arrivato il provvedimento con cui la madre, rimasta in Grecia, ha ottenuto, appellandosi alla convenzione dell'Aja, che il bimbo torni a vivere con lei. Il provvedimento è stato recepito dal tribunale dei minori di Ancona. Contro questa decisione l'uomo ha fatto ricorso alla Corte d'appello della città marchigiana (Valle Castellana, infatti, pur trovandosi nel Teramano rientra nel distretto giuridico ascolano). In attesa dell'udienza, che si dovrebbe tenere la prossima settimana, l'uomo è sparito. Dietro di lui nessuna traccia. Ora lo cercano tra la Svizzera e la Germania, dove la famiglia ha dei parenti. E forse l'uomo e il piccolo potrebbero aver trovato ospitalità da loro.
LA STORIA. L'uomo e la donna, che fa la cantante, si conoscono quattro anni fa in Abruzzo. Si sposano a Valle Castellana e per qualche mese vivono nel piccolo paese di montagna dove il piccolo nasce. Poi i tre decidono di spostarsi in un paese della Grecia dove si trovano i familiari della donna. Qui restano per un anno, fino a quando l'uomo decide di tornare in Italia con il figlio. Il piccolo cresce con il padre e con i nonni e, a sentire i familiari, in due anni sente la mamma solo un paio di volte al telefono.
L'AVVOCATO. Felice Franchi è l'avvocato del padre. E' lui che ha preparato il ricorso che sarà discusso in Corte d'Appello. «Non commento il gesto del mio assistito che non farebbe mai male a suo figlio», dice, «posso solo dire che la mamma del bambino si è appellata alla convenzione dell'Aja laddove il trattato internazionale stabilisce che un genitore che vive in uno stato estero può chiedere l'affidamento del figlio se questo ha vissuto per un periodo nello stato estero. Nell'udienza alla Corte d'appello di Ancona ci auguriamo che i diritti del padre vengano riconosciuti».
IL SINDACO. «E' una vicenda complessa e sicuramente dolorosa», dice il sindaco di Valle Castellana Vincenzo Esposito, «ma di una cosa sono certo: il bimbo sta bene». Il primo cittadino conosce il caso. Lo conosce così bene che qualche mese fa, proprio su richiesta del padre, ha firmato un'attestazione in cui, nella sua veste di amministratore, dichiara che il bimbo frequenta l'asilo del paese. «E' un bimbo che si trova benissimo con i nonni e che dal mese di settembre ha iniziato a frequentare la scuola materna. Dopo il matrimonio l'uomo e la donna hanno vissuto per qualche tempo in paese e poi sono andati in Grecia. Successivamente lui è tornato con il figlio. Non so perchè abbia fatto questo gesto che è stato dettato dalla disperazione e dalla paura di non vedere più il figlio».
«E' scappato perchè ha paura di non vedere più suo figlio, ma al bambino non ha torto un capello» raccontano in paese familiari e conoscenti dell'uomo, in questo momento disoccupato, che è accusato di sottrazione di minori.
Il gesto estremo, per ora, viene escluso. Gli investigatori, dopo aver fatto alcune ricerche nella zona, sembrano concentrati su una pista estera che porta tra la Svizzera e la Germania, in una località dove vivono alcuni parenti del padre (le indagini, scattate dopo la denuncia dei familiari, sono coordinate dai pm di Ascoli Umberto Monti e Carmine Pirozzoli). Da due anni il piccolo viveva con lui e i suoi genitori in questo paese al confine tra Teramo e Ascoli. Poi qualche mese fa è arrivato il provvedimento con cui la madre, rimasta in Grecia, ha ottenuto, appellandosi alla convenzione dell'Aja, che il bimbo torni a vivere con lei. Il provvedimento è stato recepito dal tribunale dei minori di Ancona. Contro questa decisione l'uomo ha fatto ricorso alla Corte d'appello della città marchigiana (Valle Castellana, infatti, pur trovandosi nel Teramano rientra nel distretto giuridico ascolano). In attesa dell'udienza, che si dovrebbe tenere la prossima settimana, l'uomo è sparito. Dietro di lui nessuna traccia. Ora lo cercano tra la Svizzera e la Germania, dove la famiglia ha dei parenti. E forse l'uomo e il piccolo potrebbero aver trovato ospitalità da loro.
LA STORIA. L'uomo e la donna, che fa la cantante, si conoscono quattro anni fa in Abruzzo. Si sposano a Valle Castellana e per qualche mese vivono nel piccolo paese di montagna dove il piccolo nasce. Poi i tre decidono di spostarsi in un paese della Grecia dove si trovano i familiari della donna. Qui restano per un anno, fino a quando l'uomo decide di tornare in Italia con il figlio. Il piccolo cresce con il padre e con i nonni e, a sentire i familiari, in due anni sente la mamma solo un paio di volte al telefono.
L'AVVOCATO. Felice Franchi è l'avvocato del padre. E' lui che ha preparato il ricorso che sarà discusso in Corte d'Appello. «Non commento il gesto del mio assistito che non farebbe mai male a suo figlio», dice, «posso solo dire che la mamma del bambino si è appellata alla convenzione dell'Aja laddove il trattato internazionale stabilisce che un genitore che vive in uno stato estero può chiedere l'affidamento del figlio se questo ha vissuto per un periodo nello stato estero. Nell'udienza alla Corte d'appello di Ancona ci auguriamo che i diritti del padre vengano riconosciuti».
IL SINDACO. «E' una vicenda complessa e sicuramente dolorosa», dice il sindaco di Valle Castellana Vincenzo Esposito, «ma di una cosa sono certo: il bimbo sta bene». Il primo cittadino conosce il caso. Lo conosce così bene che qualche mese fa, proprio su richiesta del padre, ha firmato un'attestazione in cui, nella sua veste di amministratore, dichiara che il bimbo frequenta l'asilo del paese. «E' un bimbo che si trova benissimo con i nonni e che dal mese di settembre ha iniziato a frequentare la scuola materna. Dopo il matrimonio l'uomo e la donna hanno vissuto per qualche tempo in paese e poi sono andati in Grecia. Successivamente lui è tornato con il figlio. Non so perchè abbia fatto questo gesto che è stato dettato dalla disperazione e dalla paura di non vedere più il figlio».
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