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ALBA ADRIATICA

Bocciata dalla scuola, i giudici la promuovono

Accolto dal Tribunale amministrativo il ricorso della famiglia: l’alunna passa alla classe successiva

ALBA ADRIATICA. Bocciata per carenza di preparazione complessiva, viene ammessa alla classe successiva grazie all’ordinanza di sospensiva del Tribunale amministrativo dopo il provvedimento impugnato dai genitori. I giudici amministrativi si pronunceranno nel merito nell’ottobre del 2024. Nel frattempo la ragazzina viene ammessa alla classe superiore. «L’alunna non è svogliata, come era stato definito dalla scuola, ma ha problemi di apprendimento certificati e riconosciuti dalla sospensiva del Tar che l’ha ammessa alla classe successiva»: a parlare è Marina Di Carlo, l’avvocato che ha assistito i genitori di una studentessa di una scuola di Alba Adriatica che a giugno non era stata ammessa alla classe successiva. Una decisione non condivisa dai genitori che hanno impugnato l’atto ottenendo così che la figlia, domani mattina, torni sui banchi di scuola con i compagni dell’anno scorso. 

«La ragazza aveva dei problemi di apprendimento successivamente certificati dalla famiglia, ma la scuola non aveva avuto sentore che ci potessero essere e non li aveva segnalati ai genitori». Tutto viene spiegato nell’ordinanza del giudice amministrativo: «A fronte delle criticità di apprendimento riscontrate nel primo quadrimestre, il consiglio di classe non si è attivato per indagare le cause dello scarso impegno e della svogliatezza dell’alunna né tantomeno per predisporre in tempo utile specifici interventi mirati al recupero delle insufficienze. Nel secondo quadrimestre, pur avendo registrato dei progressi culturali parziali, il consiglio di classe li ha ritenuti inadeguati rispetto al raggiungimento degli obiettivi del percorso formativo preposto. Il giudizio di non ammissione dell’alunna alla classe successiva non risulta suffragato da adeguata motivazione, dal momento che non tiene conto della documentazione prodotta del disturbo di apprendimento, sia pure soltanto a conclusione dell’anno scolastico, da un centro privato e successivamente confermata dalla certificazione rilasciata in data 22 giugno 2023 dalla Asl di Teramo. L’istanza cautelare deve dunque essere accolta e, per l’effetto, deve essere sospesa la misura cautelare dell’ammissione con riserva dell’alunna alla seconda classe».