C’è amianto nel sottosuolo, stop ai lavori del centro raccolta rifiuti
Trovate nove giorni fa lastre di eternit, la consigliera Ciancaione denuncia il silenzio del Comune L’assessore Petrini: «Incaricheremo una ditta privata per rimuoverle, poi il cantiere ripartirà»
ROSETO. «Nel sottosuolo del terreno dove sarà realizzato il centro raccolta rifiuti c’è l’amianto e i lavori sono bloccati da una settimana, ma l’amministrazione tace».
A renderlo noto è la consigliera d’opposizione Rosaria Ciancaione, dopo aver saputo della lettera di nove giorni fa della Marzi costruzioni con la quale si informava l’ufficio tecnico del Comune di aver rinvenuto già dai primi scavi nella zona della cabina di trasformazione dell’Enel, sotto un modesto strato di terra, delle lastre di eternit. «La nostra speranza era quella che l’amministrazione avesse fatto interrompere i lavori dopo la manifestazione organizzata dal comitato “No al centro raccolta rifiuti nella cittadella dello sport” del 10 luglio», continua Ciancaione, «perché finalmente aveva capito che l’opera non doveva essere realizzata in quella zona, e invece la problematica investe aspetti di sicurezza del territorio a livello ambientale». Temendo altri rinvenimenti o inquinamenti, la ditta ha ritenuto opportuno interrompere gli scavi, recintare l’area e coprirla con un telo impermeabile saldamente fissata sui bordi, in modo da evitare possibili dispersioni. «Naturalmente dal Comune tutto tace, per loro i cittadini non hanno diritto ad essere informati», evidenzia Ciancaione «sulla base di cosa nel rapporto preliminare ambientale approvato dalla maggioranza consiliare si afferma che l’analisi del sottosuolo non ha messo in evidenza criticità relative al suolo e alla sicurezza del territorio? Oggi invece scopriamo che sotto un modesto strato di terra c’è l’amianto. Infine non dimentichiamo che i primi pozzi di captazione della Rolli distano circa 50 metri dal posto in cui sarà collocato il centro raccolta rifiuti, con il pericolo in caso di incidente di infiltrazioni di rifiuti pericolosi di arrivare alla catena alimentare, così come più volte denunciato in consiglio».
L’assessore all’ambiente Nicola Petrini, in merito al blocco dei lavori per il ritrovamento dell’amianto nel terreno, precisa che «il Comune affiderà a breve a una ditta privata la rimozione dei rifiuti pericolosi e credo che la prossima settimana, al massimo tra due settimane, i lavori possano tranquillamente ripartire. Meno male che sono stati ritrovati questi rifiuti e questo dimostra che prima sì che era una discarica e ora con il centro di raccolta la zona sarà riqualificata e i cittadini, a opera finita, ci ringrazieranno. E comunque mi sembra una normale attività che non doveva essere necessariamente comunicata ai cittadini, come invece sostiene la consigliera Ciancaione».
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