Calanchi, scambi internazionali
Ospiti da nove Paesi europei partecipano a laboratori ed escursioni
ATRI . La riserva naturale dell’Oasi dei Calanchi di Atri nei giorni scorsi è tornata a essere protagonista, in qualità di partner di progetto, di scambi europei volti alla valorizzazione del patrimonio naturalistico locale in chiave di inclusione sociale. Il progetto Erasmus+ dal titolo “Protected Areas: a playground for the inclusion of young people” ha visto come capofila il circolo territoriale Chieti con il supporto dell’istituto Abruzzese Iaap. Dal 14 al 19 ottobre sono stati ospitati nella riserva 23 tra operatori, educatori e volontari provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Bosnia Erzegovina, Albania, Serbia, Romania e Bulgaria.
È stato predisposto un programma di attività informative, laboratoriali ed escursionistiche per illustrare le buone pratiche di gestione di un’area protetta. Insieme all’associazione “L’Istrice” hanno animato e condotto alcune attività anche gli utenti del Centro diurno di salute mentale di Atri. Alcuni partecipanti al progetto hanno gestito in qualità di tutor un laboratorio sulla conoscenza e trasformazione delle erbe spontanee, insegnando agli ospiti europei come realizzare un pesto di piantaggine che poi è stato degustato nel corso di una conviviale. Al termine del progetto verrà realizzato un dossier da rendere fruibile ai futuri partecipanti. «La nostra Oasi», dichiara il direttore Adriano De Ascentiis, «è una fonte inesauribile di opportunità, vederla protagonista di azioni di divulgazione non solo scientifica, ma anche sociale ci rende particolarmente felici». (d.f.)