TERAMO
Caporalato in azienda agricola, per 500 euro al mese lavoro in nero e la notte nella stalla
Per i titolari madre e figlio scattano i provvedimenti restrittivi dei domiciliari e del divieto di dimora dopo le indagini dei carabinieri del Nil. Lavoratori reclutati sui social minacciati di rimpatrio. Trovate piante di marjiuana
TERAMO. Madre e figlio, rispettivamente di 51 e 29 anni, titolari di un'azienda agricola, finiscono nei guai per caporalato: lui è stato arrestato ed è domiciliari, per la donna è scattato il divieto di dimora nel Comune di Teramo. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) di Teramo, avrebbero accertato come gli indagati, dopo aver reclutato due cittadini stranieri attraverso social network, privi di permesso di soggiorno, hanno offerto lavoro ed alloggio concordando 500 euro mensili. I lavoratori erano quindi costretti ad alloggiare in una roulotte priva di acqua, luce e servizi igienici, posizionata nella stalla e quindi con una presenza costante di aria insalubre atteso la concimaia posizionata poco distante. L'accusa è di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro.
Dall'attività investigativa è inoltre emerso che i lavoratori venivano impiegati il giorno quali braccianti agricoli e la notte guardiani della stalla, "costantemente minacciati di essere rimpatriati poiché privi di permesso di soggiorno".
Nel corso di perquisizione locale e domiciliare effettuata nei confronti degli indagati, nelle campagne di loro proprietà è stata rinvenuta la somma di 2mila euro circa occultata nella vegetazione, all'interno di un barattolo di vetro, riscontrata essere appartenente ad uno dei cittadini sfruttati, che, prima di fuggire dall'azienda, aveva ben pensato di occultare il denaro al fine di non essere derubato. I soldi sono stati riconsegnati al legittimo proprietario attualmente in una struttura protetta. Sono state inoltre sequestrate 5 piante di marijuana dell'altezza di circa 40 cm e 50 grammi dello stesso stupefacente confezionato in più dosi.