silvi, il caso del cantiere in via Spezzaferro
«Case Ater, i lavori sono da finire»
Scordella: «Aspetto la nomina del presidente per fare chiarezza»
SILVI . «Il Comune si farà portavoce dell’interesse dei cittadini assegnatari delle palazzine di via Spezzaferro appena si insedieranno i nuovi vertici dell’Ater che devono essere nominati dalla Regione». Con queste il sindaco Andrea Scordella interviene sulla vicenda delle palazzine popolari di Silvi dove sono stati interrotti i lavori post-sisma sui balconi e con le impalcature rimaste a chiudere gli alloggi.
«Eravamo in attesa di dialogare con il nuovo presidente dell’Ater, stiamo aspettando la nomina», evidenzia il primo cittadino, «e siamo pronti a sederci attorno a un tavolo per sbloccare la situazione, ma al momento non possiamo fare altro che attendere per risolvere queste criticità. I lavori sono iniziati e ci aspettiamo solo la conclusione dell’opera di ristrutturazione come previsto». Alcuni inquilini hanno fatto notare come lo scorso giugno la ditta esecutrice dei lavori era venuta a montare i ponteggi e che dopo aver messo in sicurezza il tetto e sistemato la guaina isolante tutto stava procedendo bene. Il problema è venuto fuori quando l’impresa ha cominciato a rompere i balconi sia lato cucina che lato sala degli appartamenti con l’intento di apporre i sigilli alle finestre per motivi di sicurezza. Gli assegnatari si sono opposti a causa del forte caldo di agosto e da allora nessuno si è fatto più sentire. I muratori e i carpentieri, secondo alcune testimonianze, avrebbero abbandonato il cantiere lamentando di non essere stati pagati per i lavori già realizzati. (d.f.)
«Eravamo in attesa di dialogare con il nuovo presidente dell’Ater, stiamo aspettando la nomina», evidenzia il primo cittadino, «e siamo pronti a sederci attorno a un tavolo per sbloccare la situazione, ma al momento non possiamo fare altro che attendere per risolvere queste criticità. I lavori sono iniziati e ci aspettiamo solo la conclusione dell’opera di ristrutturazione come previsto». Alcuni inquilini hanno fatto notare come lo scorso giugno la ditta esecutrice dei lavori era venuta a montare i ponteggi e che dopo aver messo in sicurezza il tetto e sistemato la guaina isolante tutto stava procedendo bene. Il problema è venuto fuori quando l’impresa ha cominciato a rompere i balconi sia lato cucina che lato sala degli appartamenti con l’intento di apporre i sigilli alle finestre per motivi di sicurezza. Gli assegnatari si sono opposti a causa del forte caldo di agosto e da allora nessuno si è fatto più sentire. I muratori e i carpentieri, secondo alcune testimonianze, avrebbero abbandonato il cantiere lamentando di non essere stati pagati per i lavori già realizzati. (d.f.)