Cisalfa, slogan e bandiere contro la chiusura
Nuovo sit-in di protesta davanti al centro commerciale degli otto dipendenti che rischiano il posto: “Il 27 dicembre la comunicazione dell’anticipo del trasferimento, inizialmente previsto per il 1° marzo, al 13 gennaio.“
TERAMO. Sono tornati con bandiere e striscione davanti all’ingresso del centro commerciale per dire ancora no alla chiusura del punto vendita. Gli otto dipendenti di Cisalfa Sport e i sindacalisti della Filcams Cgil ieri hanno tenuto un nuovo sit-in di protesta contro le strategie aziendali. Il negozio nel “Gran Sasso” infatti è destinato a chiudere, con i lavoratori che perderanno il posto se non accetteranno il trasferimento in altri punti vendita. I dipendenti hanno proclamato lo sciopero e insieme a sindacalisti hanno inscenato una prima manifestazione di protesta poco più di una settimana fa. La risposta dell’azienda è stata tutt’altro che incoraggiante.
«Dopo la nota del 5 dicembre, in cui l’azienda comunicava la chiusura del negozio per il 28 febbraio, imputandola all’aumento dei costi di affitto», ricorda il segretario della Filcams Cgil Vincenzo Quaranta, «il 27 dicembre gli otto tra lavoratrici e lavoratori impiegati a tempo indeterminato hanno visto recapitarsi le prime comunicazioni di trasferimento. Trasferimento previsto non più dal 1° marzo, come sarebbe dovuto avvenire inbase alla nota del 5 dicembre, ma dal 13 gennaio. Nella comunicazione di trasferimento Cisalfa adduce la chiusura del punto vendita e il relativo trasferimento a non ben precisate ragioni tecniche organizzative e produttive. E così un marchio ormai internazionale, recente è l’acquisizione della società tedesca Sport Voswinkel GmbH & Co, da cui ci si aspetta una programmazione e una visione amministrativa e commerciale di ampio respiro, cambia idea in venti giorni».