Condannato a 4 anni per la rapina alla Bcc

20 Giugno 2014

TERAMO. Il colpo alla Banca di credito ccoperativo dell’Adriatico Teramano, avvenuto a Giulianova nel dicembre di quattro anni fa, aveva fruttato un bottino di quasi dodicimila euro. Per quel colpo,...

TERAMO. Il colpo alla Banca di credito ccoperativo dell’Adriatico Teramano, avvenuto a Giulianova nel dicembre di quattro anni fa, aveva fruttato un bottino di quasi dodicimila euro. Per quel colpo, eseguito da un rapinatore solitario armato di un coltello a serramanico arrugginito, è stato accusato un uomo di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, Salvatore Amato di 43 anni, che da allora è latitante. L’uomo è stato giudicato in contumacia ieri dai giudici del tribunale di Teramo – presidente Flavio Conciatori, a latere Franco Tetto ed Enrico Pompei – che lo hanno riconosciuto colpevole della rapina condannandolo a 4 anni e 7 mesi di reclusione, oltre alle pene accessorie. Una decisione che si è discostata di pochissimo dalla richiesta del pubblico ministero Silvia Scamurra che aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi.

Ha chiesto invece l’assoluzione, il suo difensore Antonella Galizia, avvocato d’ufficio, basandosi sul fatto che l’individuazione di Amato era stata fatta dagli inquirenti tra le persone che avevano precedenti per rapina di origine campana, anche se le cassiera della banca non aveva dato per certo che l’autore del colpo parlasse spiccatamente con quell’accento. Inoltre l’avvocato ha contestato il riconoscimento del volto fatto attraverso le immagini della videosorveglianza confrontate con le foto segnaletiche perché, a suo giudizio, non vi sarebbe stata la certezza assoluta che si trattava della stessa persona. Obiezioni, tuttavia, non considerate dai giudici che hanno invece deciso per la colpevolezza dell’imputato e per la conseguente condanna. Che l’uomo per adesso non sconterà poiché è tuttora irreperibile. (e.a.)

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