Di Stanislao è stato licenziato dalla Asl
L’ex parlamentare dell’Idv è diventato imprenditore ed è scattata l’incompatibilità come pubblico dipendente
TERAMO. Augusto Di Stanislao licenziato dalla Asl. L’ex parlamentare, sociologo e psicologo in forze (almeno sulla carta) al servizio di psichiatria di Giulianova, è stato sottoposto a procedimento disciplinare al termine del quale è stato disposto il licenziamento senza preavviso. La delibera è stata firmata dal direttore generale della Asl, Roberto Fagnano, il 23 dicembre e il provvedimento è scattato il 1° gennaio. Tutto questo perchè l’ex parlamentare dell’Italia dei Valori ha deciso di fare l'imprenditore. E in grande. Nel luglio scorso in una conferenza stampa in Regione ha annunciato un investimento di 30 milioni di euro in grado di creare ben 800 posti di lavoro nella produzione e distribuzione di biometano da sottoprodotti dell’agricoltura in tutte e quattro le province. Il tutto con "Bio-vero", un progetto ambizioso della società Crea, società a responsabilità limitata semplificata di cui era amministratore unico. Un ruolo che però è incompatibile con lo status di dipendente pubblico.
Inoltre Di Stanislao aveva chiesto e ottenuto un "comando" di un anno, cioè un trasferimento, dal servizio di psichiatria giuliese all'università di Chieti. E proprio alla D'Annunzio il sociologo-imprenditore ha avviato la prima fase del progetto "Bio-vero": ad aprile sono iniziati i colloqui per assumere personale e aprire lo stabilimento di Crea, il Centro di ricerca energia alternativa. Un'attività - non l'unica - inserita in "Inte", acronimo di innovazione tecnologica, che si propone la riqualificazione dell'area ex Burgo a Chieti.
Contemporaneamente, però, la Asl ha avviato un procedimento disciplinare. Ed è seguita una modifica dell'assetto societario. Di Stanislao dal 7 settembre non è più legale rappresentante di Crea: ora amministratore unico è Candida Parente, sua moglie. Non solo: dal 19 ottobre è aumentato anche il capitale sociale, passato da 10 euro a 2 milioni (un milione 20mila euro, il 51%, di Parente, 980mila euro, il 49%, di Di Stanislao). Intanto dal 22 ottobre Fagnano ha revocato il comando all’università di Chieti.
E comunque, evidentemente, il cambio ai vertici della società non ha influito più di tanto sul procedimento disciplinare, tantopiù, come si legge nella delibera in cui si dispone il licenziamento, che ha pesato «la mancata produzione di una memoria difensiva scritta e la contumacia dello stesso Di Stanislao». Ed ora si apre una nuova fase della vita del poliedrico Di Stanislao, che ha iniziato come sindaco Ds di Colonnella, per poi diventare consigliere regionale (prima dei Ds, poi dell’Udeur, poi dell’Idv) e infine parlamentare dell’Idv.
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