Droga e benefici ai detenuti a Rebibbia, misure cautelari anche in Abruzzo

27 Gennaio 2025

In due sono finiti in carcere all'Aquila e ad Avezzano. Un sistema illecito, attraverso false attestazioni, puntava a far ottenere misure alternative alle persone rinchiuse in prigione

ROMA. Coinvolge anche l'Abruzzo la maxi indagine dei carabinieri, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sul carcere romano di Rebibbia. 32 le persone colpite da misura cautelare. Scoperto un sistema illecito, all'interno del Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) dell'Asl Roma 2 che opera nel carcere di Rebibbia, per far ottenere ai detenuti, attraverso certificazioni false, misure alternative. A promuoverlo sarebbe stato uno psicologo del Ser.D., finito ai domiciliari. Per questo filone dell'indagine i carabinieri, assieme alla polizia penitenziaria, stanno eseguendo quattro misure cautelari. Altre 28 persone sono state colpite da misure cautelari per detenzione e associazione finalizzata al traffico di droga.

Circa 300 carabinieri, nelle province di Roma, L'Aquila, Teramo, Napoli, Avellino, Viterbo, Imperia e Bergamo, stanno eseguendo le due ordinanze di custodia, emesse dal gip di Roma su richiesta della Dda. Una, insieme al nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, nei confronti di 4 persone, 2 ai domiciliari e 2 destinatari della misura interdittiva della sospensione dal pubblico servizio per la durata di un anno perché accusati, a vario titolo, di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, falsità ideologica, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Nello specifico, due uomini sono stati arrestati in Abruzzo con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nell'ambito di uno dei due filoni della maxi indagine dei carabinieri. I due sono finiti in carcere all'Aquila e ad Avezzano. Il primo è accusato di spaccio nell'Aquilano e a Roma, mentre l'altro aveva a disposizione un ingente quantitativo di droga, stoccato in un paese della Marsica. Inoltre i carabinieri di Frascati hanno arrestato a Corropoli, in collaborazione con i colleghi della locale stazione, un cittadino albanese che si trovava in paese per fare visita ad alcuni conoscenti, ma non risulta che abbia commesso reati nella nostra regione.

L'altra indagine, che ha portato all'emissione di un'ordinanza nei confronti di 28 persone, è scattata dal monitoraggio all'interno del carcere di Rebibbia di un detenuto, personaggio di spicco del narcotraffico romano che si ipotizza intrattenesse contatti con lo psicologo del Ser.D. E' stato accertato che il narcotrafficante, anche se ristretto in carcere, grazie al determinante contributo di due avvocati (solo uno dei due arrestato), incaricati di trasmettere messaggi e direttive all'esterno, avrebbe continuato a promuovere un'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nel quadrante sud-est della Capitale. 

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