Edili, nuove nomine all’Aniem Marcozzi confermato alla guida
Per il presidente in carica secondo mandato di tre anni: «Servono manodopera e tecnici qualificati Siamo pronti a raccogliere le nuove normative previste su sicurezza e sostenibilità ambientale»
TERAMO. Enzo Marcozzi è stato confermato presidente provinciale dell’Aniem, l’associazione nazionale imprese edili e manifatturiere.
La conferma è arrivata al termine dell’assemblea dei soci Aniem Teramo che ha eletto il nuovo direttivo. Marcozzi è stato confermato per il secondo mandato della durata di tre anni.
Sarà affiancato dai vice presidenti nominati: Andrea Fracassa, Domenico Di Gennaro, Ernest Di Carlantonio e Gaetano Di Michele. Gli altri componenti del consiglio direttivo sono: Simone Bollettini, Lorenzo Cesarini, Filippo Di Antonio, Tonino Di Giammarco, Federico Di Giuseppe, Emore Di Paolo, Giancarlo Evangelista, Fiorenzo Polisini, Franco Sforza e Lino Tanzi.
Dopo i ringraziamenti a tutti i consiglieri, nuovi e precedenti, Marcozzi ha illustrato le linee guida del suo mandato: «L’edilizia è da sempre il motore trainante della nostra economia e con il superbonus ormai ai titoli di coda gli appalti pubblici e la ricostruzione post sisma saranno le priorità. Solo il Pnrr in Abruzzo vale più di 2 miliardi. Affronteremo le novità poste dalle normative in continua evoluzione, come quelle riguardanti la sostenibilità ambientale e la sicurezza, cambiamenti che richiedono un’attenzione costante, ma che rappresentano anche una straordinaria opportunità per rendere il settore più innovativo e competitivo. In questi tre anni dobbiamo impegnarci ancor di più per far conoscere la bellezza di questo settore, recuperare appeal e superare pregiudizi che ne scoraggiano l’ingresso, soprattutto da parte dei giovani». E così ha proseguito toccando anche il tema della manodopera: «Abbiamo bisogno di manodopera e tecnici qualificati. Ovviamente la nostra voglia di fare impresa ci auguriamo venga supportata da corrette scelte politiche e da risorse adeguate. Penso ad esempio alla prossima legge di bilancio e agli effetti negativi che rischia di avere sul settore delle costruzioni. Al momento infatti tutte le misure sono discutibili. Il taglio dei bonus casa, ad esempio, siamo sicuri che salverà davvero i conti pubblici».(red.te.)
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