Erosione a Roseto parte il primo lotto delle nuove scogliere

13 Maggio 2014

Oggi sopralluogo prima dell’intervento da 740mila euro che fa parte di un piano complessivo da quasi 4 milioni

ROSETO. È previsto per stamattina un incontro che darà il via al primo lotto dei lavori di potenziamento delle scogliere nella zona sud di Roseto per un importo di 740mila euro. Si tratta di una parte del progetto complessivo che riguarda l'intera costa rosetana, finanziato dalla Regione con 3 milioni e 740mila euro di risorse Fas, il cui obiettivo è di creare una barriera contro l'erosione costiera, contribuendo così in maniera significativa alla tutela del territorio e delle attività turistico-ricettive.

All'incontro prenderanno parte i soggetti interessati, cioè: direzione dei lavori, Comune di Roseto e Regione oltre ai rappresentanti della ditta che si è aggiudicata l'appalto (la Nicolaj di Pescara) e che tra qualche giorno darà il via ai lavori di ricarica delle scogliere. «Con la Regione», spiega l'assessore comunale ai lavori pubblici, Fabrizio Fornaciari «abbiamo concordato una serie di interventi migliorativi, che andranno a mitigare l'erosione costiera nelle zone più colpite del territorio, individuate anche con l'ausilio di rilievi tecnici e studi meteo-marini». I lavori prevedono la ricarica delle scogliere soffolte e la chiusura dei varchi con posa di scogli a circa un metro e mezzo di altezza. Le aree interessate del territorio saranno, a nord, Cologna Spiaggia e l'area antistante la pineta Mazzarosa, al centro: dal lungomare Celommi fino all'area circense, e un quarto importante intervento sulla zona sud di lungomare Trieste corrispondente all'area camping, interessata da un fenomeno erosivo molto accentuato cui gli stessi operatori turistici hanno cercato di porre rimedio negli anni a loro spese mediante interventi di ripascimento morbido. In particolare si interverrà, come ha spiegato il dirigente del servizio regionale Opere Marittime, Carlo Visca, sulla rifioritura delle scogliere e sulla chiusura parziale dei varchi, per riparare le opere ammalorate. I varchi generano infatti correnti di risacca, che spazzano via la sabbia e determinano fenomeni erosivi concentrati. Si opererà pertanto con la ricarica delle barriere soffolte e ricreando il fondale, per un'altezza di circa un metro e mezzo. Per agevolare i lavori sono state bandite gare d'appalto distinte, in modo da consentire alle ditte che se le aggiudicheranno di iniziare la posa degli scogli nello stesso periodo senza andare in affanno.

In questo modo, inoltre, sarà possibile ultimare gli interventi in tempo per la stagione estiva, anche se gli effetti positivi sulla costa saranno visibili per l'estate 2015. «Si tratta di un'importante misura di prevenzione del fenomeno dell'erosione costiera», conclude l'assessore, «particolarmente accentuato nell'area sud del nostro territorio. Quello di domani (oggi per chi legge, ndc) è probabilmente l'ultimo di una serie di sopralluoghi tecnici per individuare le aree».

Federico Centola

©RIPRODUZIONE RISERVATA