GIULIANOVA

Fabiana, trovata morta bruciata: nel pomeriggio l’autopsia

10 Gennaio 2025

L’esame sarà fondamentale per capire la dinamica della morte della 46enne, trovata ieri pomeriggio, ad una settimana dalla sua scomparsa, senza vita e parzialmente carbonizzata in via Cavoni. L’ipotesi è che il corpo sia stato portato lì dopo la morte

GIULIANOVA. Sarà eseguita oggi pomeriggio l'autopsia su Fabiana Piccioni, la 46enne di Giulianova scomparsa da casa qualche giorno fa e trovata bruciata in via Cavoni, al confine con Mosciano. L'esame, su delega del pm Greta Aloisi, sarà eseguito dal medico legale Antonio Tombolini.La prima ricognizione cadaverica ha escluso la presenza di segni di arma da fuoco, di coltellate o di lesioni esterne da strangolamento. E soprattutto ha accertato l’assenza di segni di difesa sulle mani, in particolare unghie e polpastrelli: ovvero nessun elemento che faccia pensare a una difesa della vittima. Che potrebbe essere portata in via Cavoni già morta e qui data alle fiamme con un liquido infiammabile che le è stato gettato sugli arti inferiori ma con una combustione che, molto probabilmente, si è conclusa prima di bruciare tutto il corpo. L’autopsia dovrà stabilire anche se ci sia stata violenza sessuale.

Fondamentale sarà l’accertamento di eventuali segni di dna sul corpo diversi da quelli della donna. Dovranno essere isolati per poi essere utilizzati per eventuali raffronti. Perché come sempre accade, e come i recenti sviluppi delle tecniche investigative hanno dimostrato, un corpo parla.

LA SCOMPARSA DI FABIANA.  Fabiana esce di casa il 2 gennaio senza lasciare traccia, eccezion fatta per una telefonata lampo alla madre il giorno successivo alla sua sparizione.

Quella mattina Fabiana si comporta come sempre durante le feste natalizie. Prende il caffè e decide di uscire. Tutto è nella norma: non c’è ragione per credere che non torni a casa. Ma non succede. Il giorno dopo una telefonata lampo, la madre non fa neanche in tempo a parlare. Comincia ad esserci apprensione. Le ore scorrono, l’apprensione diventa paura e i genitori di Fabiana decidono di presentare la denuncia di scomparsa ai carabinieri di Giulianova, che subito attivano le ricerche. Fino a ieri, senza esito.

IL RITROVAMENTO.  Ieri pomeriggio alcuni cacciatori passano in via Cavoni e notano qualcosa di strano al margine della strada, dove in molti gettano  abusivamente i rifiuti. Poi la scoperta. Scatta l’allarme, arrivano i carabinieri del Comando provinciale di Teramo e quelli della Compagnia locale, che trovano un corpo parzialmente carbonizzato. Difficile dire su due piedi di chi si tratti, ma gli investigatori pensano immediatamente che possa essere il corpo di Fabiana . Un tatuaggio, infine, trasforma l’intuizione in certezza. Ora l’autopsia, per dare voce ad un corpo in grado di raccontare i dettagli di una storia su cui deve essere fatta chiarezza.