Gara Team, cambiano i criteri per la scelta del nuovo socio
A breve l’atto d’indirizzo del commissario Pizzi che impegnerà gli uffici nella ridefinizione del bando L’obiettivo è rendere la proposta economicamente appetibile per i potenziali investitori privati
TERAMO. I conti della gara “a doppio oggetto” della Team sono da rifare. Dopo il mancato arrivo della proposta della Ciclat, il consorzio ravennate che era stato l’unico concorrente a manifestare interesse al bando per l’individuazione del socio privato e il riaffidamento dei servizi gestiti dalla società partecipata, il Comune ha preso ufficialmente atto che la procedura è andata deserta. Nei prossimi giorni dunque il commissario Luigi Pizzi, che guida l’ente dopo la caduta dell’amministrazione, sarà mandato agli uffici di riavviare l’iter per una nuova gara che questa volta, si spera, vada a buon fine.
Il nodo da sciogliere è l’appetibilità della proposta sotto il profilo economico che evidentemente, nella prima versione del bando, ha scoraggiato gli investitori privati. Su questo aspetto i tecnici del Comune, insomma, dovranno lavorare per dare alla nuova procedura uno sbocco positivo e chiudere la fase commissariale che vede la quota privata della società sottoposta alla curatela fallimentare del tribunale di Venezia per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’Enertech, il precedente partner privato del Comune. La limatura dei conti dovrà seguire i binari del “doppio oggetto” della gara. L’aspirante socio, infatti, dovrà acquistare il 49% del pacchetto azionario Team attualmente controllato dal tribunale veneto. Nella delibera di presa d’atto del mancato arrivo di offerte viene evidenziato che il valore della quota, già decurtato del 20% per volontà del cedente, ammonta a quasi 1.8 milioni di euro. Sarà la curatela fallimentare, per questa voce di spesa, a chiarire se è possibile ridurre ulteriormente l’importo richiesto, ma è improbabile una forte svalutazione del capitale azionario. A carico del partner privato c’è poi l’esborso di almeno 400mila euro l’anno per «restauro e risanamento» del cimitero di Cartecchio. La gestione dei servizi cimiteriali, come per gli altri inseriti nel bando, avrà durata decennale, per cui il costo complessivo ammonterà a quattro milioni. Sull’altro piatto della bilancia ci sono 9 milioni annui, con previsione di offerte al ribasso, indicati per la raccolta dei rifiuti “porta a porta” i poco meno di 2,8 milioni da destinare alla realizzazione dell’impianto di cremazione a Cartecchio, e i circa 12 milioni d’investimenti per l’ampliamento delle aree cimiteriali che il privato dovrà progettare e attuare.
Corrispettivi minimi sono previsti invece per la segnaletica stradale, a cui sono destinati circa 100mila euro, e per il verde, con 82mila euro scarsi. Nel bando non sono riportati i costi per il personale della Team di cui comunque il socio si dovrà fare carico e pesano parecchio sui conti. Su questi esborsi e compensi previsti, insomma, i tecnici dovranno agire nella rimodulazione del bando per dare alla Team un futuro che per ora resta incerto.
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