I banditi sparano dopo la rapina al Tigre

Cassiera del supermercato minacciata con una pistola, prima della fuga i malviventi esplodono due colpi in aria

TERAMO. Due colpi sparati in aria dopo la rapina al supermercato. Succede a San Nicolò, alle porte di Teramo; succede alle 20, quando la gente torna a casa e le strade non sono ancora vuote. Non è il far west, non ancora. Tutto si consuma in pochi attimi nel piazzale davanti al negozio Tigre, sotto gli occhi terrorizzati di alcuni automobilisti che assistono impotenti e che possono solo guardare due ombre che impugnano una pistola. E’ questo l’epilogo della rapina messa a segno l’altra sera al supermercato Tigre di San Nicolò : un colpo che ha fruttato un bottino da 1300 euro, l’incasso della giornata. I due, volto parzialmente coperto, sono entrati in azione poco prima delle 20, orario di chiusura. Armati di una pistola si sono presentati alla cassiera e dopo averla minacciata si sono fatti consegnare i soldi. Poi sono fuggiti a bordo di una vettura che era stata parcheggiata nella zona.

Prima di rientrare in macchina hanno esploso due colpi di pistola in aria, molto probabilmente a scopo intimidatorio visto che l’allarme era già scattato e che i malviventi sapevano che in pochi istanti polizia e carabinieri sarebbero arrivati sul posto.

Le indagini sono scattate immediatamente e i militari della compagnia di Teramo, impegnati nel rintracciare e identificare i due, stanno raccogliendo testimonianze. Le indagini si muovono su più direzioni e in questo contesto potrebbero essere di aiuto le immagini catturate da alcune telecamere della zona. Importanti soprattutto per risalire alla macchina usata dai due rapinatori e a bordo della quale forse c’era anche un complice. Ma s’indaga anche per capire sei due banditi del colpo messo a segno a San Nicolò siano gli stessi che una settimana fa hanno rapinato un altro supermercato, quello di Colleranesco. Anche in questo caso la cassiera era stata minacciata non con una pistola ma con un taglierino. Bottino da mille euro.

Secondo le testimonianze della lavoratrice e dei clienti presenti nell'esercizio, il ladro aveva un accento italiano, senza alcuna particolare inflessione dialettale. Dopo essersi impossessato del denaro, l'uomo era uscito dal supermercato e si era dileguato per le campagne circostanti, correndo, forse perché aveva l'auto nascosta poco lontano dal negozio.

L'esercizio commerciale di Colleranesco in passato è stato più volte bersaglio di malviventi, facilitati dal posto in cui si trova il negozio, situato su una strada trafficata dalla quale è possibile sia nascondersi nelle aree periferiche sia raggiungere il casello autostradale e far perdere le proprie tracce.

Verso la fine del marzo 2012 due individui, con il volto coperto e una pistola in pugno, puntarono l'arma contro la nuca del cassiere e si fecero consegnare 2.000 euro. L'episodio si verificò quando il supermercato era pieno di clienti, che videro i due salire a bordo di una Toyota Corolla, alla guida della quale vi era un terzo complice.

La rapina messa a segno nel supermercato di San Nicolò è la sesta dall’inizio dell’anno, la quarta in una settimana visto che negli ultimi giorni sono stati prese di mira anche tre istituti di credito tra Teramo e Silvi. (d.p.)

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