I fratelli Scarafoni tornano in libertà

17 Novembre 2017

Dopo un mese di carcere e sei di domiciliari il tribunale revoca la misura per i due imprenditori giuliesi

GIULIANOVA. Come spesso accade in un’inchiesta il trascorrere del tempo affievolisce le esigenze cautelari: dopo sette mesi di detenzione, uno in carcere e il resto ai domiciliari, gli imprenditori giuliesi Andrea e Massimiliano Scarafoni tornano in libertà.
Il tribunale, con il parere favorevole dei pm Luca Sciarretta e Andrea De Feis, ha accolto la richiesta di revoca presentata dagli avvocati Gennaro Lettieri e Luca Di Eugenio per i due fratelli coinvolti nell’inchiesta “Castrum”, quella sul presunto giro di appalti e mazzette che, tra gli altri, ha portato agli arresti dell’ex dirigente del settore lavori pubblici di Giulianova Maria Angela Mastropietro, dell’ex assessore comunale Nello Di Giacinto e dell’ex amministratore di Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista.
Scrivono nel provvedimento i giudici (collegio presieduto da Alessandro Iacoboni con Franco Tetto e Sergio Umbriano), dopo aver sottolineato la solidità del quadro indiziario, «che il contegno serbato dai cautelati nell’apprezzabile lasso di tempo intercorso tra l’originaria imposizione del presidio e l’evidenziata richiesta in materia cautelare, presentata nell’immediatezza dell’apertura della fase dibattimentale, appare l’abbrivio di un processo di interiorizzazione del paradigma legalitario, che consente di ritenere ormai insussistenti le esigenze cautelari, anche alla luce della demolizione del contesto ambientale disvaloriale potenzialmente idoneo a procurare in concreto occasioni prossime di reato». Commentano i difensori Lettieri e Di Eugenio: «Decisione giusta e ineccepibile che rasserena il quadro processuale in vista dell’inizio del processo».
Per il 15 dicembre, infatti, è fissata la prima udienza del processo per gli otto indagati colpiti da misura e per cui i pm hanno chiesto ed ottenuto il giudizio immediato. I reati contestati vanno dalla corruzione alla tentata concussione, dall’abuso d’ufficio alla falsità in atti pubblici in materia di edilizia ed urbanistica. Oltre alla Mastropietro e al marito, ci sono i fratelli Scarafoni, il funzionario dell’Asl Carmine Zippilli; l’imprenditore ed ex assessore al Comune Di Giacinto; l’amministratore unico di Giulianova Patrimonio (società municipalizzata) Di Giambattista (che si è dimesso dall’incarico), e il 46enne di Isernia, collaboratore della società di De Filippo, Sergio Antonilli. Nei giorni scorsi, intanto, la Procura ha chiuso l’inchiesta stralcio “Castrum” puntando, in questo caso, soprattutto sulla lottizzazione Lido delle Palme.
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