“Il bonifico ci mette un po’ ad arrivare” così truffava i venditori di generi alimentari
Protagonista di questa storia è un 55enne del teramano. Sempre identico il copione: l’acquisto fatto dopo essersi spacciato per il titolare di un ristorante, il finto pagamento con un bonifico online fino alla scoperta, da parte del commerciante, di essere stata vittima di truffa
TERAMO. Un truffatore seriale, di quelli che mettono a segno colpi a ripetizione. In questo caso prendendo di mira attività commerciali di generi alimentari con la scusa di essere titolare di ristorante, acquistando prodotti e facendo finta di pagare con bonifici online mai fatti. L’ultima volta il 55enne teramano denunciato dai carabinieri ha agito a San Nicolò a Tordino prendendo di mira un panificio dove ha acquistato 12 panettoni artigianali per un costo di oltre duecento euro.
Sempre identico il copione recitato davanti al malcapitato di turno: l’acquisto fatto dopo essersi spacciato per il titolare di un ristorante, il finto pagamento con un bonifico online fino alla scoperta, da parte del commerciante, di essere stata vittima di truffa con la successiva denuncia presentata ai carabinieri che hanno subito identificato e denunciato l’uomo nei confronti del quale sarà richiesta una misura di prevenzione.
Le indagini hanno accertato che in passato il 55enne ha già messo a segno altri colpi sia nel Teramano che fuori provincia, ma probabilmente fuori regione. Prendendo di mira sempre attività artigianali di generi alimentari: panifici, piccole attività di produzioni di insaccati, caseifici e piccole aziende dolciarie. Prodotti che probabilmente poi rivende.
Una tecnica ormai collaudata che di volta in volta gli ha permesso di mettere a segno acquistando e non pagando vari tipi di prodotti alimentari. Quando il commerciante gli dice il prezzo lui risponde sempre allo stesso modo: «Mi dia l’iban che faccia subito un bonifico online» dice armeggiando con il telefono cellulare aggiungendo «il bonifico ci mette un po’ di tempo ad arrivare». Poi ringrazia, prende i prodotti e saluta magari annunciando altri acquisti «perché io capisco bene il valore del prodotto artigianale». Fino a quando il truffato del momento si accorge di essere stato raggirato.
Le indagini ora mirano ad accertare anche altri casi non segnalati dai commercianti magari ancora in attesa di ricevere il bonifico.
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