Giulianova

Il giovane ucciso a San Benedetto, la mamma: «Giustizia per il mio Amir» e l’appello: «Rivoglio il corpo»

26 Marzo 2025

La mamma di Amir Benkharbouch ha attraversato gli ultimi dieci giorni come in una tempesta da quando all’alba di domenica 16 marzo il suo ragazzo è stato assassinato con una coltellata sferrata dall’amico. Aveva 24 anni, viveva a Giulianova con lei che oggi chiede giustizia

GIULIANOVA. È un dolore di quelli che aprono il cuore e non sanno più rimetterlo a posto perché nessun genitore dovrebbe piangere la morte di un figlio.

La mamma di Amir Benkharbouch ha attraversato gli ultimi dieci giorni come in una tempesta da quando all’alba di domenica 16 marzo il suo ragazzo è stato assassinato con una coltellata sferrata dall’amico. Aveva 24 anni, viveva a Giulianova con lei che oggi chiede giustizia e raccoglie determinazione e coraggio per lanciare un appello: «Mi auguro che quello che è accaduto ad Amir non possa succedere più a nessuno e per questo dico ai ragazzi che bisogna smettere di girare con le armi, con i coltelli in tasca. Mio figlio non aveva armi, non aveva coltelli. Se quel giorno non ci fossero stati coltelli tutto questo non sarebbe accaduto. Spero che la giustizia faccia il suo corso».

E a dieci giorni dal delitto, chiede che gli venga restituito il corpo. «L’autopsia è stata fatta», dice, «è giusto che il mio Amir abbia un funerale, un dignitoso funerale cristiano ortodosso che stiamo organizzando anche grazie a una petizione avviata da amici».

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