GIULIANOVA. Il guazzetto di pesce alla giuliese del noto pescatore Walter Squeo, cucinato a casa di sua madre alcuni mesi fa, è stato oggetto di un servizio di “Buongiorno Italia” su Rai3, che ne ha evidenziato la natura di piatto tipico.
«È bello vedere questo piatto inserito tra le varie specialità regionali», commenta Squeo, che spiega: «Il nostro guazzetto nasce dalla paranza. I marinai utilizzavano il pesce della prima salpata delle sei e mezza, di taglia più piccola, mentre il pescato più grande veniva destinato alla vendita al mercato».
Questo piatto, composto da scampi, seppie, scorfani, pesce lucerna, mormora, sogliola, merluzzo, triglia, rospetto, calamaro, cicala, scampetti, tracina e vongole, che insieme creano una sinfonia di sapori unica (è un piatto “in bianco”, senza pomodoro), è stato ereditato dal compianto pescatore Bruno Fiorà, che perse la vita in mare il 10 novembre 2007. «È stato il mio maestro», aggiunge Squeo, «e devo molto a lui, anche per avermi tramandato questa ricetta. Il segreto della bontà di questo piatto sta anche nel fatto che il pesce nostro è più buono per la varietà dei fondali, e le vongole accentuano nel piatto il sapore di mare».
E proprio la vongola dell’Adriatico, uno dei prodotti simbolo della costa teramana, sarà protagonista da oggi fino a martedì 12 al Fiet (Italian food and tourism) 2024 di Venezia. Attualmente le vongolare sono ferme nel porto di Giulianova (fermo volontario deciso dal consorzio Cogevo) e torneranno in mare lunedì 2 dicembre.( l.v.)