Il ristoratore dell'anno è donna ed è a Montepagano
Il Gambero Rosso premia Nuccia De Angelis (D.One) e l'idea di ristorante diffuso: "Vorrei che fosse un segnale di rinascita in un momento difficile per tutta la provincia"
ROSETO DEGLI ABRUZZI. Ambienti e atmosfere di tempi passati, in un borgo medievale che stava scomparendo, uniti alla cucina gourmet e ad una scelta variegata per ogni gusto e per ogni esigenza. Il primo ristorante diffuso d'Italia, il "D.One" di Montepagano, frazione di Roseto , sulle colline teramane, ottiene il premio "Ristoratore dell'anno" del Gambero Rosso, che è stato attribuito all' imprenditrice Nuccia De Angelis, ideatrice dell'innovativo progetto.
A Roma, la cerimonia, nell'ambito della presentazione della guida "Ristoranti d'Italia 2019" del Gambero Rosso. Al vertice dei riconoscimenti un altro abruzzese, Niko Romito, che, con 96 punti, ha ottenuto le ambite "Tre forchette". Fra i motivi del premio al D.One - l'attività a novembre scorso ha ottenuto anche la Stella Michelin - c'è proprio il format unico ed innovativo. L'idea del ristorante diffuso, un borgo medievale che rischiava di scomparire, l'alta ristorazione e la proposta variegata.
Il premio arriva in un momento in cui la ristorazione teramana subisce i duri colpi della crisi economica, anche con la chiusura di attività storiche. Un riconoscimento che Nuccia De Angelis, vuole condividere con il suo staff, dallo chef, Davide Pezzuto, agli aiuto cuoco, Ledio Cadri e Stefano Di Giacomo, dal sommelier, Gabriele Mattucci, ai responsabili di sala, Gianluca Armaroli e Rocco Bova. "Il concetto di squadra, in un'attività come questa - dice infatti l'imprenditrice - è importantissimo. Sarebbe impossibile raggiungere questi risultati senza il mio chef e senza tutto lo staff". "Sono felicissima - aggiunge - un riconoscimento che conferma che la passione per ciò che si ama viene sempre premiata. Con il D.One, infatti, ho voluto dare concretezza a quella che, da sempre, è la mia grande passione e i risultati, con mia grande gioia, si vedono. Vengono premiati l'entusiasmo e la dedizione, elementi fortemente condivisi con tutta la squadra del D.One". Un riconoscimento importante per la provincia di Teramo e per tutto l'Abruzzo. "Nel mio piccolo - conclude De Angelis - vorrei rappresentasse un segnale di rinascita in un momento difficile".