Il Vomano in piena, paura e danni
Strade e ponti chiusi, salvati coppia su un’auto e i bimbi di un asilo. |
TERAMO. Dopo l’allarme terremoto, scatta quello dell’esondazione. Da ieri il Vomano è a livelli di guardia e rischia di straripare in più punti: un fiume paurosamente gonfio d’acqua per le piogge torrenziali delle ultime 48 ore semina danni e paura. La cronaca parla di ponti chiusi, frane e smottamenti, strade e zone allagate, laghetti straripati, case e campeggi sgomberati alla foce, due persone salvate dai vigili del fuoco e soprattutto uno stato di allerta che vede impegnati decine di vigili del fuoco e volontari della Protezione civile.
Ma non è solo il Vomano a fare paura. A Montorio é sotto controllo lo straripamento, in più punti, del fiume Mavone, affluente del Vomano, che ha allagato il lungofiume del paese. La situazione dei fiumi, prima della pioggia, era già tenuta sotto osservazione per l’ingrossamento legato all’apertura della diga di Campotosto, dopo il parziale svuotamento del lago deciso nei giorni scorsi in concomitanza con le scosse di terremoto.
PERSONE SOCCORSE. A Val Vomano, in una zona nota per gli allagamenti quando il fiume è in piena, i vigili del fuoco del comando provinciale, in particolare il nucleo sommozzatori coadiuvati dai colleghi a bordo dell’elicottero arrivato da Pescara, hanno salvato un uomo e una donna rimasti bloccati in una macchina. La Golf su cui si trovavano, nel percorrere una strada sterrata che corre parallela al fiume, è stata sorpresa dall’acqua. I due occupanti sono riusciti a chiedere aiuto con un telefono cellulare. In contrada Zampitti è straripato un laghetto artificiale che si trova vicino ad un ristorante. A Isola del Gran Sasso i bambini di un asilo gestito da suore sono stati soccorsi dopo l’allagamento dei locali. Venti persone sono state evacuate in contrada Vallocchio di Fano Adriano.
TERREMOTATI SGOMBERATI. Tra Roseto e Pineto, alla foce del Vomano, mobilitati vigili, Protezione Civile, vigili urbani, carabinieri e amministratori. Al porticciolo turistico di Roseto l’acqua ha danneggiato numerose strutture, mentre il timore di una esondazione ha fatto sgomberare un campeggio della zona che ospitava circa cento terremotati dell’Aquila, da ieri sera sistemati in altre strutture. Allarme anche a Scerne e a Pineto, dove il sindaco ha fatto sgomberare le fabbriche dell’area artigianale proprio per il timore di una esondazione attesa nella notte. Sono state sgomberate anche due abitazioni che si trovano proprio a ridosso del fiume.
PONTI E STRADE CHIUSE. A causa dell’aumento della portata del fiume Vomano, sono stati chiusi per motivi precauzionale, il ponte sulla provinciale 23 di Castelnuovo, quello che porta a Cellino, e il ponte lungo la ex statale 553 di Atri all’altezza di Fontanelle. Il traffico, in tutti e due casi, viene deviato lungo la provinciale 23/A dello Stampalone e la statale 150 in entrambe le direzioni. Disagi e parziali limitazioni al traffico, a causa delle frane, si sono rilevati anche in diversi punti delle provinciali di Castilenti (zona industriale), San Giorgio di Crognaleto, Magnanella (sulla strada per Fonte del Latte e Colle Caruno), Canzano (vicino all’ex frantoio Narcisi), Castel Castagna (in prossimità del bivio vicino a Villa Ruzzi), Altavilla e Macchia Vomano nel comune di Montorio, Corazzano di Isola.
Movimenti franosi hanno avuto riflessi sulla viabilità anche tra Fano a Corno e Cerchiara, tra Atri e Bisenti, tra Bisenti ed Arsita, a Rocca Santa Maria e a Castelli. Nessuna segnalazione, al momento, dalla Val Vibrata. Il settore viabilità della Provincia da ieri è sul territorio con tutte le squadre a disposizione per porre riparo ai problemi che si verificano di ora in ora sulle strade, tra cui i numerosi smottamenti che hanno creato notevoli rallentamenti alla viabilità. In serata rallentamenti si sono registrati anche sulla Teramo-Mare per l’allagamento del sottopasso tra il terzo lotto e l’ingresso dell’autostrada A14.
Visto il rischio di allagamenti e frane sulle strade, la Provincia in una nota ha raccomanda agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio nelle ore notturne. L’episodio più grave é stato la caduta di un grosso masso lungo la provinciale per Senarica, a Crognaleto: un grande blocco di roccia é rimbalzato sulla sede stradale prima di precipitare nel fossato e finire nel fiume. E in serata a Montorio niente metano per la rottura di una conduttura.
ARRIVA CHIODI. E in tarda serata il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi di ritorno da Bruxelles si è fermato a Scerne di Pineto per controllare la situazione del Vomano.
Ma non è solo il Vomano a fare paura. A Montorio é sotto controllo lo straripamento, in più punti, del fiume Mavone, affluente del Vomano, che ha allagato il lungofiume del paese. La situazione dei fiumi, prima della pioggia, era già tenuta sotto osservazione per l’ingrossamento legato all’apertura della diga di Campotosto, dopo il parziale svuotamento del lago deciso nei giorni scorsi in concomitanza con le scosse di terremoto.
PERSONE SOCCORSE. A Val Vomano, in una zona nota per gli allagamenti quando il fiume è in piena, i vigili del fuoco del comando provinciale, in particolare il nucleo sommozzatori coadiuvati dai colleghi a bordo dell’elicottero arrivato da Pescara, hanno salvato un uomo e una donna rimasti bloccati in una macchina. La Golf su cui si trovavano, nel percorrere una strada sterrata che corre parallela al fiume, è stata sorpresa dall’acqua. I due occupanti sono riusciti a chiedere aiuto con un telefono cellulare. In contrada Zampitti è straripato un laghetto artificiale che si trova vicino ad un ristorante. A Isola del Gran Sasso i bambini di un asilo gestito da suore sono stati soccorsi dopo l’allagamento dei locali. Venti persone sono state evacuate in contrada Vallocchio di Fano Adriano.
TERREMOTATI SGOMBERATI. Tra Roseto e Pineto, alla foce del Vomano, mobilitati vigili, Protezione Civile, vigili urbani, carabinieri e amministratori. Al porticciolo turistico di Roseto l’acqua ha danneggiato numerose strutture, mentre il timore di una esondazione ha fatto sgomberare un campeggio della zona che ospitava circa cento terremotati dell’Aquila, da ieri sera sistemati in altre strutture. Allarme anche a Scerne e a Pineto, dove il sindaco ha fatto sgomberare le fabbriche dell’area artigianale proprio per il timore di una esondazione attesa nella notte. Sono state sgomberate anche due abitazioni che si trovano proprio a ridosso del fiume.
PONTI E STRADE CHIUSE. A causa dell’aumento della portata del fiume Vomano, sono stati chiusi per motivi precauzionale, il ponte sulla provinciale 23 di Castelnuovo, quello che porta a Cellino, e il ponte lungo la ex statale 553 di Atri all’altezza di Fontanelle. Il traffico, in tutti e due casi, viene deviato lungo la provinciale 23/A dello Stampalone e la statale 150 in entrambe le direzioni. Disagi e parziali limitazioni al traffico, a causa delle frane, si sono rilevati anche in diversi punti delle provinciali di Castilenti (zona industriale), San Giorgio di Crognaleto, Magnanella (sulla strada per Fonte del Latte e Colle Caruno), Canzano (vicino all’ex frantoio Narcisi), Castel Castagna (in prossimità del bivio vicino a Villa Ruzzi), Altavilla e Macchia Vomano nel comune di Montorio, Corazzano di Isola.
Movimenti franosi hanno avuto riflessi sulla viabilità anche tra Fano a Corno e Cerchiara, tra Atri e Bisenti, tra Bisenti ed Arsita, a Rocca Santa Maria e a Castelli. Nessuna segnalazione, al momento, dalla Val Vibrata. Il settore viabilità della Provincia da ieri è sul territorio con tutte le squadre a disposizione per porre riparo ai problemi che si verificano di ora in ora sulle strade, tra cui i numerosi smottamenti che hanno creato notevoli rallentamenti alla viabilità. In serata rallentamenti si sono registrati anche sulla Teramo-Mare per l’allagamento del sottopasso tra il terzo lotto e l’ingresso dell’autostrada A14.
Visto il rischio di allagamenti e frane sulle strade, la Provincia in una nota ha raccomanda agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio nelle ore notturne. L’episodio più grave é stato la caduta di un grosso masso lungo la provinciale per Senarica, a Crognaleto: un grande blocco di roccia é rimbalzato sulla sede stradale prima di precipitare nel fossato e finire nel fiume. E in serata a Montorio niente metano per la rottura di una conduttura.
ARRIVA CHIODI. E in tarda serata il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi di ritorno da Bruxelles si è fermato a Scerne di Pineto per controllare la situazione del Vomano.