Imprenditore si lancia da un ponte, vigile prova a fermarlo senza riuscirci
I fatti sono avvenuti ieri. La vittima è un 60enne titolare di un bar da qualche giorno ai domiciliari. Era provato per la morte del fratello. L’agente della polizia ha provato a fermarlo ma non c’è stato niente da fare
TERAMO. Ha provato a fermarlo ma non è riuscito a bloccare il salto nel vuoto di Sergio Farnese, 60enne teramano titolare di un bar, che ieri mattina si è lanciato dal viadotto di San Gabriele. La tragedia intorno alle 8 quando tra i primi a notare l’uomo appoggiato alla balaustra è stato il vigile ecologico Vincenzo Calvarese.
Ha fermato la macchina, lo ha chiamato per nome facendo leva su tutta la sua sensibilità di conoscente prima ancora che di agente, gli ha chiesto se si poteva avvicinare, lui gli ha detto di sì ma in un attimo ha scavalcato e si è lanciato dopo aver detto “Me ne vado”. I soccorsi immediati, la corsa in ambulanza al Mazzini non sono serviti: il titolare del bar Monique di viale Crispi è morto durante il trasporto in ospedale per i gravissimi traumi riportati dopo un volo di circa venti metri.
Farnese da pochi giorni era agli arresti domiciliari dopo alcuni mesi trascorsi in carcere dopo essere stato coinvolto in una vicenda di droga. Una settimana fa era morto il fratello e questo, racconta chi lo conosceva, lo aveva provato moltissimo. Il pm di turno non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia e ha riconsegnato la salma ai familiari. Sul posto sono interventi gli agenti della volante che hanno fatto rilievi e ricostruito le ultime ore di vita dell’uomo. Dalla ricostruzione fatta sembra che l’uomo nella mattinata di ieri sia uscito presto dall’abitazione in cui era agli arresti domiciliari per raggiungere ponte San Gabriele. Qui, intorno alle 8, alcuni automobilisti lo hanno visto appoggiato sulla balaustra e hanno subito dato l’allarme. Ma niente e nessuno è riuscito a fermarlo. Domani alle 15 i funerali nella chiesa dello Spirito Santo.