CORONAVIRUS
In Abruzzo vaccinati in 10mila e secondo caso di disturbo facciale. La Asl: nessun allarmismo
Infermiera ricoverata a Teramo con forma lieve dell'infiammazione di Bell. Somministrato il 65% delle fiale disponibili
TERAMO. Un'infermiera di Teramo ha riportato dei disturbi al nervo facciale dopo che era stata vaccinata contro il Covid. Si tratta del secondo caso in Abruzzo, dopo quello dell'Aquila, su 10mila pazienti a oggi vaccinati. L'infermiera è stata ricoverata in Neurologia dell'ospedale Mazzini per la "paralisi di Bell": una paresi facciale risultante da una disfunzione del VII nervo cranico (nervo facciale), che provoca l'incapacità di controllare i muscoli del viso dal lato colpito. In questo caso l'infiammazione ha colpito solo una piccola parte del viso, una forma lieve.
"Le condizioni dell'infermiera sono buone e il ricovero è stato effettuato più per ragioni cliniche di approfondimento e di studio che per la patologia", afferma la Asl che invita a non fare allarmismi. "Si tratta di una complicanza prevista nella somministrazione di tanti altri farmaci per altro con una casistica irrilevante e che si manifesta con una forma assolutamente reversibile", aggiunge il direttore sanitario Maurizio Brucchi.
Intanto in Abruzzo hanno superato quota 10mila coloro che sono stati vaccinati contro il Covid-19 , a fronte di 15.735 dosi consegnati dalla Pfizer. È già stato somministrato oltre il 65% dei vaccini al momento disponibili. In particolare, oggi, fino alle ore 18, sono state 1.351 le vaccinazioni eseguite nei punti di somministrazione individuati dalle Asl. Nel dettaglio, nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila sono state inoculate 516 dosi (210 nel presidio ospedaliero dell'Aquila, 204 ad Avezzano e 102 a Sulmona), nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti 370 (184 a Chieti, 155 a Vasto e 31 a Lanciano), nella Asl di Pescara 363 e nella Asl di Teramo 102 (60 a Teramo, 18 a Giulianova e 24 a Sant'Omero). Le vaccinazioni hanno riguardato 523 maschi e 828 femmine.
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