Infermiere aggredito al pronto soccorso
Lo straniero è stato denunciato per lesioni aggravate con la nuova normativa a protezione del personale sanitario
TERAMO. È una delle prime applicazioni della nuova legge contro la violenza al personale sanitario entrata in vigore pochi giorni fa dopo i tanti casi di aggressione negli ospedali e che prevede anche l’arresto.
Che in questo caso non è scattato per assenza della flagranza e per impossibilità di dimostrare la flagranza differita attraverso delle immagini così come prevede la normativa. Un cittadino marocchino è stato denunciato per lesioni aggravate con l’accusa di aver aggredito un infermiere che ha riportato una prognosi di tre giorni. Secondo una prima ricostruzione arrivata sul tavolo del pm di turno Davide Rosati sarebbe stata un’aggressione soprattutto verbale avvenuta al pronto soccorso, in una delle stanze in cui si svolgono gli accertamenti. Il fatto si p verificato nella tarda serata di venerdì con l’intervento della polizia dopo la segnalazione da parte dello stesso personale sanitario.
Secondo un report diffuso dalla Asl nel mese di settembre, in occasione dell’annuncio del rafforzamento del posto di polizia all’ospedale di Mazzini, nel 2023 sono stati 17 gli infortuni legati ad aggressioni e 7 fino a questo momento. Sempre secondo il report diffuso allora a Teramo la frequenza delle aggressioni verbali agli operatori non segnalate è di circa 2-3 al giorno. Riguardano soprattutto pazienti con codice di gravità minore che si lamentano dell’attesa e dell’attribuzione del codice da parte dell’infermiere di triage con almeno 500 aggressioni verbali dall’inizio dell’anno. In un periodo di tempo più lungo, cioè da dicembre 2021 a oggi sono 21 le aggressioni di diverso genere segnalate in maniera scritta e di queste il 72% avvenuto al triage. La maggior parte delle aggressioni si sono verificate negli ultimi due anni, soprattutto nel 2023, con la fine della pandemia.
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