SILVI
La Comunione al bimbo autistico diventa un caso
La mamma: «Negata la partecipazione alla cerimonia con gli altri». Il parroco: troppo irrequieto
SILVI. La cerimonia per la prima comunione di un bimbo autistico diventa un caso a Silvi. A sollevarlo sono stati i genitori del piccolo che, a loro dire, si sono visti rifiutare la partecipazione al rito in programma oggi alle 11 nella chiesa dell’Assunta in via Roma.
Il bambino, affetto da gravi difficoltà relazionali, non ha potuto partecipare al catechismo e d’accordo con i frati che gestiscono la parrocchia venerdì è stato accompagnato in chiesa per la prima confessione e la preparazione alla celebrazione. Da qui sono iniziati i problemi.
«Alle 19, giunto in chiesa per le prove, mio figlio forse per stanchezza ha manifestato insofferenza e non siamo riusciti a tenerlo fermo», racconta la madre, «il parroco allora mi ha espresso la sua contrarietà a far fare la prima comunione a mio figlio insieme agli altri, dicendo che sarebbe stato possibile farla in separata sede. A quel punto non ho saputo come replicare e sono andata via interdetta».
Sulla vicenda interviene direttamente il parroco, padre Antonio Iosue. «Dopo aver constatato la vivacità e l’insofferenza del ragazzo che ha buttato a terra candele sull’altare e non si riusciva a fermare», racconta, «ho riferito ai genitori che era possibile far ricevere la comunione separatamente nella cappellina della chiesa dopo la celebrazione delle 11, ma hanno rifiutato. Bisogna sempre poi considerare l’espressione da parte del giovane alla minima volontà e coscienza ad assumere l’eucarestia. Non posso mettere a rischio tutta la celebrazione delle comunioni che interessano gli altri 40 ragazzi».
Prende posizione anche il presidente di “Carrozzine determinate” Claudio Ferrante. «Il comportamento del parroco mi ha lasciato sconcertato», afferma, «non c’è nessun motivo per il quale il bambino non possa ricevere l’eucarestia insieme agli altri». (d.f)