La festa del patrono con la processione e cinque ordinazioni

Un nuovo sacerdote e un diacono sono benedettini lo stesso ordine di San Berardo, arrivato in città 900 anni fa

TERAMO. Il corteo del clero diocesano con il vescovo Michele Seccia ha segnato l'inizio della celebrazione per l'ordinazione in duomo di un sacerdote e di quattro diaconi. La cerimonia, tenuta ieri dalle 10, ha caratterizzato la festa di San Berardo celebrata in onore del patrono della città.

Oltre al consueto programma degli appuntamenti stilato dalla curia per l'occasione, la diocesi si è simbolicamente stretta intorno ai cinque ordinati che andranno a rinfoltire i ranghi del presbiterio teramano. La particolare coincidenza con la festa del patrono è stata resa ancor più suggestiva dal fatto che due dei destinatari dell'ordinazione, impartita da Seccia con il gesto dell'imposizione delle mani, provengono dalla comunità dei frati benedettini del Volto Santo di Giulianova. Appartengono, insomma, allo stesso ordine di San Berardo di cui nel 2016 ricorrerà l'anniversario dei 900 anni dal suo arrivo in città. I religiosi in questione sono Adélard Mathe Vivuya, di 33 anni, ordinato presbitero e Gilbert Kambale Mbeku, di 31 anni, che invece è diventato sacerdote.

Il significato della celebrazione, anche in riferimento alle coincidenze che l'hanno ulteriormente contraddistinta, è stata evidenziata da Seccia durante l'omelia. Il vescovo si è soffermato sul ricordo di San Berardo ma anche sulla gioia della comunità diocesana nell'accogliere il nuovo presbitero e i quattro diaconi che si apprestano a diventare sacerdoti. Insieme ai due benedettini, infatti, hanno ricevuto l'ordinazione tre seminaristi in formazione a Chieti e che, una volta completato il loro percorso, rientreranno in diocesi per il loro servizio pastorale. Si tratta di Massimo Balloni di Controguerra ( 43 anni) dalla parrocchia di San Benedetto Abate, Stefano De Rubeis di Silvi Maria (35 anni), dalla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria e Gabriele Marchegiani di Pineto (40 anni), della parrocchia di San Francesco.

Un ulteriore significato per la festa di ieri è derivato dal legame, voluto da Seccia, con la Giornata della vita consacrata. Per questo il vescovo ha invitato i religiosi e le religiose della diocesi a partecipare alla celebrazione pomeridiana. Alle 18 è iniziata la processione con le reliquie di San Berardo che dal duomo ha raggiunto l'antica cattedrale per poi tornare al punto di partenza. Subito dopo c'è stata la messa con l'offerta del cero da parte del sindaco Maurizio Brucchi al patrono. (g.d.m.)

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